Astronauti sul Bletterbach
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La gola del Bletterbach, un gioiello naturale delle Dolomiti, si è trasformata ancora una volta in un laboratorio a cielo aperto per i futuri esploratori spaziali. La scorsa settimana, infatti, ha ospitato un gruppo di astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) impegnati in un intenso programma di addestramento per le missioni sulla Luna e su Marte. Il programma PANGAEA, un'iniziativa dell'ESA, mira a fornire agli astronauti le competenze geologiche necessarie per esplorare e studiare i corpi celesti. Il Geoparc Bletterbach, con i suoi affioramenti rocciosi ben visibili, offre un ambiente ideale per simulare le condizioni di un altro pianeta e permettere agli astronauti di mettere in pratica le loro conoscenze.
Tra gli astronauti che hanno già calcato i sentieri della gola di Aldino figurano nomi illustri come Samantha Cristoforetti, Alexander Gerst e Luca Parmitano. Quest'anno è stata la volta di Rosemary Coogan, Arnaud Prost e Norishige Kanai, che hanno avuto modo di apprezzare la bellezza del paesaggio e l'importanza scientifica di questo sito. Fino al 31 ottobre, il centro visitatori del Geoparc Bletterbach ospita la mostra fotografica “A travel from Bletterbach to Mars”, che mette in evidenza le affascinanti analogie tra la gola di Aldino e il Pianeta Rosso. Un'iniziativa che invita tutti a scoprire le meraviglie della geologia e a sognare con gli occhi rivolti alle stelle.
“È come viaggiare nel tempo", ha commentato Norishige Kanai, astronauta dell'Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA), descrivendo l'esperienza. “Le rocce della gola di Aldino ci raccontano una storia millenaria e ci aiutano a comprendere meglio i processi geologici che hanno plasmato il nostro pianeta e che potrebbero essere presenti anche su Marte”.