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LE PROPRIE REGOLE

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Credo che la società sia il peggior modo di vivere. A volte si esclude l’isolamento.. 
Possiamo permetterci di avanzare il dubbio che non viviamo nel migliore dei mondi (e ancor più nel migliore dei paesi) possibili?
Basta vedere come viene gestito il disordine pubblico: alla sbarra finiscono sempre gli agenti... Quei signori in passamontagna che spaccano tutto non vengono minimamente sfiorati... Anzi, quando l’idiozia arriva a trascendere in tragedia, si dedicano loro “aule” parlamentari... 
Il dramma nella nostra società sta prioritariamente nel fatto che è andato perso il senso di “comunità” (tra l’altro, già storicamente molto labile nel nostro stivalone...). Viviamo nell’ indistinto del “farsi i c...i propri” – e questi sono i risultati. 
La politica, che dovrebbe fare da base all’economia (e non viceversa...), una volta venute meno le ideologie (il che è una fortuna, almeno sotto il cielo italiota) si è dapprima esaurita nella partitica (sua degenerazione), per poi annegarsi nell’indistinto del qualunquismo becero. Ciò che manca – ed è sempre mancato, almeno in italyland – sono le idee. Per non parlare degli ideali.
Tutto il resto è solo una conseguenza.