Politics | Sanità

In Neurologia si dimette pure il f.f.

Situazione esplosiva nel reparto del San Maurizio: a giugno ha lasciato il primario Teatini, ora ha anche il facente funzione Igor Florio. Reparto "commissariato" da Tait. Cancellate le ferie dei medici e le trasferte per i convegni.
  • La parola d’ordine dei vertici amministrativi sarà come sempre “minimizzare”, ma un po' ovunque nell'Azienda sanitaria i mal di pancia tra i medici, e soprattutto, tra i primari cominciano ad essere un po’ troppo diffusi. Nelle scorse settimane si è parlato del fuggi-fuggi generale dall’Urologia di Bressanone e delle dimissioni dall’ospedale della val d’Isarco dei primari Michael Aigner e Ivana Gutwenger e poi pochi giorni fa dell’addio della primaria di Anestesia 2 di Bolzano, Erika Schroffenegger. Nel mese di maggio al San Maurizio si era dimesso l’ortopedico Martin Köllensperger e a giugno il primario di neurologia Francesco Teatini, due medici con un profilo di alto livello. Il posto di quest’ultimo era stato preso come “facente funzione" dal suo vice, Igor Florio, il quale, nei giorni scorsi, dopo circa tre mesi, si è a sua volta dimesso. Una situazione al limite del paradossale, al punto che si è arrivati ad una sorta di "commissariamento" del reparto nel quale il direttore di comprensorio Umberto Tait, la direttrice medica facente funzione Monika Zäbisch e il coordinatore sanitario Pierpaolo Bertoli hanno ciascuno almeno in parte svolto il ruolo del "facente funzioni" per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro. A diversi medici sono stati cancellati periodi di ferie e le trasferte per corsi di aggiornamento. Il reparto, in sintesi, viene governato dai vertici attraverso ordini di servizio. Nelle ultime settimane le riunioni sono divenute sempre più tese e il termometro interno al reparto da caldo è diventato rovente.

    L'Unità Operativa Complessa di Neurologia di Bolzano svolge un'attività assistenziale importantissima, assicurando una presenza specialistica 24 ore su 24. La struttura comprende una Stroke Unit (anti-ictus) tra le più avanzate d’Italia. Fino a circa un anno fa la situazione nel reparto era “assolutamente normale” - o almeno così veniva vissuta dalla gran parte dei medici. Poi qualcosa si deve essere inceppato all’interno del reparto stesso e tra il dirigente e i vertici aziendali, tanto da portare Teatini alle dimissioni. Nel corso dell’estate la situazione è peggiorata, il reparto è andato in grande sofferenza. 

    Ad inizio ottobre il Tgr Rai ha messo in onda un servizio  nel quale il reparto di Neurologia di Bolzano veniva definito “in stallo”. Da settimane la carenza di personale non consentiva di garantire tutte le attività programmate e neppure, cosa piuttosto grave, le prime visite.  Pierpaolo Bertoli, coordinatore sanitario comprensorio di Bolzano alla Rai in quell'occasione aveva parlato di “problemi transitori per la carenza di organico" e il direttore sanitario Josef Widmann si augurava "di trovare a breve una nuova guida del reparto" che potesse riportare al più presto "questo importantissimo reparto in una situazione di buon funzionamento”.

    Il concorso è stato poi bandito, sono stati ammessi 5 candidati, e la procedura del concorso si è conclusa il 7 ottobre. Sarebbero tre i medici giudicati idonei, con una graduatoria, che oggi, a differenza di quanto avveniva in passato, è già definita (in precedenza veniva lasciata piena discrezionalità ai vertici aziendali, fino a quando la Consulta è intervenuta costringendo l’Asl a rifare 52 concorsi). La cosa strana è che a distanza di 12 giorni non è stato ancora firmato il decreto di nomina. Stando a quanto si dice in reparto potrebbero passare anche alcuni mesi prima che il nuovo primario entri in servizio, sempre che il designato si senta pronto per sbrogliare una matassa così ingarbugliata.