Society | Merano

Più legna per tutti

Questa la prima soluzione individuata dal Comune dopo le lamentele dei cittadini che rimproverano ai rom di utilizzare materiali non idonei per la combustione.

Una delegazione di cittadini residenti nella zona del campo sinti della confluenza Adige-Passirio e rappresentanti dell'associazione sportiva Olimpia Holiday Merano sono stati ricevuti oggi, 18 novembre, dal sindaco Paul Rösch, dal vicesindaco Andrea Rossi, dall'assessore Nerio Zaccaria e da diversi funzionari comunali. Il motivo: tentare di risolvere l’annosa questione dei campi nomadi. In particolare i cittadini hanno manifestato preoccupazione per il fumo - prodotto dalla combustione di materiali non idonei al riscaldamento - che si leva dalle stufe presenti nel campo sinti e per i possibili effetti nocivi che potrebbe avere sulla salute dei confinanti e dei giovani che frequentano il campo da calcio.

Soluzione temporanea individuata dal Comune è quella di fornire alle famiglie sinti (e, specificano gli amministratori comunali, “a tutte le famiglie meranesi bisognose”) legna da ardere; successivamente potrebbero inoltre essere installate nel campo stufe a gas. Altra misura prevista dal Comune è quella di rinforzare e in alcuni tratti anche alzare la recinzione del campo da calcio per impedire a persone non autorizzate l'accesso al rettangolo verde. 

Scrupolosi controlli - in collaborazione con le altre forze dell’ordine - sono stati preannunciati dal comandante della Polizia municipale Fabrizio Piras; l’obiettivo è quello di riconoscere tempestivamente anche in futuro eventuali fonti di pericolo e di far rispettare norme e regolamenti, in particolare il divieto di accendere fuochi all'aperto.

Si prevede, inoltre, al fine di migliorare la situazione attuale, l'allestimento di una nuova area destinata a ospitare i sinti sempre nella zona della confluenza, a pochi metri dall'attuale campo nomadi: otto case-container con impianti sanitari e un parcheggio. Il progetto, elaborato dall'architetto Rolando Dalla Torre, verrà prossimamente sottoposto all'esame della Commissione edilizia e, una volta approvato, potrà essere realizzato in poco più di dodici mesi. L’intenzione è quella di elaborare, insieme ai rappresentanti dei cittadini e i portavoce delle famiglie sinti, un dettagliato regolamento che disciplinerà, per una più pacifica convivenza, diritti e doveri delle persone che vivono nel campo nomadi.

Sulla questione dei campi nomadi di Maia Bassa, inoltre, era intervenuto qualche tempo fa David Augscheller (Sinistra Ecosociale) definendo intollerabile la situazione vigente: “Auch aus dem Roma- und Sinti-Lager in Untermais hört man immer wieder von Zwischenfällen. Letztlich hat es einige unschöne Bilder und Reaktionen auf einen Brand dort gegeben. Die Situation dort ist unerträglich. Und das ist ein riesiges Manko der auslaufenden Stadtregierung. Immer wieder wurde versprochen, eine Lösung zu finden, aber der Sache überhaupt keine Priorität gegeben. Es geht darum, eine vernünftige Lösung zu finden und endlich geeignete und würdige Siedlungsplätze für die Sinti und Roma zu schaffen. Denn wird nichts getan, fördert dies nur die Spannungen”.