Environment | Classifiche

Bolzano promossa con debito

Macerata svetta nella classifica “Ecosistema urbano” di Legambiente. Sotto al podio, Trento è quarta e Bolzano “solo” quinta – con luci e ombre per la Landeshauptstadt.
Rifiuti
Foto: Salto.bz

Da tempo, nell'annuale rito delle classifiche sulla qualità della vita e dei servizi, il capoluogo altoatesino è abituato a primeggiare tra le città italiane, alternandosi di volta in volta sul podio con la sua “gemella diversa” Trento. Ma la sorpresa del “XXIII Rapporto sull’Ecosistema Urbano” – pubblicato da Legambiente in collaborazione editoriale con Il Sole 24 Ore – arriva proprio in vetta alla classifica, con la medaglia d'oro assegnata in questa edizione a Macerata. Il rapporto è costruito su informazioni raccolte nel 2015, basandosi sui dati forniti dai Comuni (che, a onor del vero, si può solo presumere siano sempre esatti e veritieri) o dall'ISTAT ed elaborati dall’istituto di ricerca “Ambiente Italia”. L'insieme degli indicatori selezionati fotografa le performance ambientali dei capoluoghi di provincia, coprendo cinque principali componenti: aria, acque, rifiuti, mobilità, energia.

Il capoluogo della provincia marchigiana duramente segnata dal sisma ottiene ottime posizioni nella qualità dell'aria, nella raccolta differenziata e nell'uso di energie rinnovabili. Trento è “solo” quarta, centrando ottimi risultati e mantenendo complessivamente una buona media (con pochi scivoloni): è una delle quattro città che arrivano oltre l’80% di raccolta differenziata, è al secondo posto tra le città piccole per numero annuale di viaggi per abitante con il trasporto pubblico (dietro a Brescia) e nona per solare installato su edifici comunali; ben il 53% di copertura del fabbisogno energetico domestico proviene da fonti rinnovabili. Il medesimo ragionamento potrebbe valere per Bolzano, quest'anno quinta, che resta tra le migliori grazie a buone performance complessive e pochi passi falsi. Ma, a ben guardare, questi “passi falsi” (come li definisce Legambiente) non sono trascurabili: nel rapporto appare più di un'ombra nelle performance del capoluogo altoatesino. La tentazione di guardare alla sola classifica generale va perciò evitata, concentrandosi sulle indicazioni fornite dai singoli parametri considerati.

La conca inquinata

Nota dolente è la qualità dell'aria. Nel superamento del tasso d'ozono nell'aria, Bolzano risulta 53esima, con 48 giorni oltre la soglia consentita dalla legge. La media dei valori di biossido di azoto (NO2) presenti nell'aria e registrati dalle centraline urbane, ci posiziona addirittura al 72esimo posto. Dati assai preoccupanti, che confermano l'inquinamento persistente nella conca bolzanina, anche a causa del traffico di transito sull'Autobrennero. Ciononostante, la città vanta una bassa concentrazione di “polveri sottili” (le famigerate PM10), con 19,5 microgrammi per metro cubo, che le valgono il 15esimo posto nella graduatoria stilata da Legambiente. Una classifica in taluni casi certamente opinabile: Pisa risulta la città italiana con meno PM10, ma questo sulla base dei dati forniti da una sola centralina, ovvero quella posizionata sui Lungarni, zona notoriamente ventilata.

Acqua dal rubinetto, rifiuti nel cassonetto

Nei consumi giornalieri pro capite di acqua potabile per uso domestico, Bolzano è addirittura 69esima, il che dimostra una propensione allo spreco idrico dei propri abitanti. Oppure un considerevole consumo dell'acqua “del sindaco” a scapito di quella in bottiglia? Questo spiegherebbe anche il fatto che molte città del Mezzogiorno – dove l'acquisto dell'acqua imbottigliata è molto diffuso – ci scavalchino di parecchie posizioni. Nella dispersione di acqua da parte della rete idrica (è la differenza tra l’acqua immessa nella rete e l’acqua consumata), pur essendo 17esima, Bolzano ha una perdita non trascurabile attorno al 20%. A due anni dall'introduzione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, il capoluogo altoatesino ottiene un lusinghiero 67,5% nella raccolta differenziata (nel 2011 era al 46%) piazzandosi al tredicesimo posto, anche se risulta ancora alta la produzione annua pro capite di rifiuti urbani (45esimo posto) solo di poco inferiore a quella di Napoli (chissà cosa ne pensa il consigliere comunale della SVP Seehauser).

La produzione annua pro capite di rifiuti urbani è solo di poco inferiore a quella di Napoli

Bolzano ha il primato nella bassissima percentuale di spostamenti privati effettuati con mezzi motorizzati quali auto e moto (l'indice di modal share) dove si ferma ad appena il 30%; è tra le prime dieci nell'utilizzo del trasporto pubblico, nonché 13esima per l'indice di “ciclabilità” (che misura l'infrastrutturazione cittadina destinata alle bici).

Green solo sulla carta?

Nell'estensione pro-capite di isole pedonali, Bolzano è solamente 47esima, per incidentalità stradale è addirittura tra le città italiane peggio piazzate: 97esima. Anche nell'approvvigionamento energetico degli edifici da fonti rinnovabili – nonostante il Sudtirolo sia la patria di CasaClima – la Landeshauptstadt non risulta tra le migliori: nella percentuale di consumi domestici derivanti da energie rinnovabili, Bolzano è 50esima con il 40% (Macerata è al 98%) e risulta essere a metà classifica anche per potenza di energia solare (ovvero fotovoltaico e termico) installata sugli edifici comunali (Salerno è prima).

Tra gli indicatori che non determinano la classifica generale, troviamo quello delle piste ciclabili, dove Bolzano è ben piazzata al 22esimo posto (52,80 km). La città capoluogo risulta invece essere 49esima per estensione pro capite di verde fruibile (22,1 mq per abitante), 45esima per alberature (8 alberi ogni cento abitanti, Brescia ne ha quasi 60), 77esima per le aree verdi totali – cioè la superficie delle aree naturali protette e del verde urbano – che sono pari al 4,7% della superficie comunale, anche se in questo caso è facile notare come le città che si posizionano in testa alla classifica godano della presenza sul proprio territorio di parchi regionali (restando in Toscana, Pisa ha il parco di San Rossore, mentre Massa quello delle Alpi Apuane) e persino di aree marine protette. Un fatto, quindi, che non rappresenta di per se un merito delle attuali amministrazioni comunali, bensì un dato “ereditato”. 

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Profile picture for user Dai retta a un cretino
Dai retta a un… Fri, 11/18/2016 - 14:46

L'acqua del sindaco in termini complessivi è assolutamente irrilevante. Siamo più propensi allo spreco, cosa tutto sommato normale visto che viviamo in una regione dove l'acqua certo non scarseggia...

Fri, 11/18/2016 - 14:46 Permalink