Economy | Intervista

Un trampolino per l’Europa

Le eccellenze spiccano il volo a partire da unibz. La studentessa Giulia Giuliani è riuscita a fare uno stage presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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Giulia Giuliani
Foto: Giulia Giuliani

Ecco il suo racconto.

Com’ è andata l’esperienza di stage presso l’ufficio europeo della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma?

Mi ero candidata più in generale per svolgere uno stage alla Presidenza del Consiglio, perché esisteva in merito una convenzione con l’università di Bolzano stipulata dalla mia professoressa Stefania Baroncelli.

Si tratta di una consuetudine?

No, sono stata la prima. Mi hanno chiamato dopo due mesi, sono andata a fare il colloquio e dopo altri due mesi è iniziato lo stage.

In quale settore si è svolto lo stage?

Nel dipartimento politiche europee. L’attività di cui mi dovevo occupare era l’aggiornamento di un database in Access, relativo a quello che succedeva nell’Unione Europea. In realtà poi ho fatto amicizia con un paio di funzionari e siccome quel lavoro a loro avviso era poco stimolante, mi hanno consentito di passare fare delle cose più interessanti. Come partecipare a riunioni operative, scrivere dei riassunti e aiutare nell’assolvimento dei compiti specifici del dipartimento.

Quali, ad esempio?

Il dipartimento vuole creare un punto di vista comune italiano da rappresentare nell’Unione Europea. E quindi ci dovevamo occupare di coordinare le posizioni dei vari ministeri, per mettere poi i politici nelle condizioni di andare a Bruxelles a presentarli. Ho potuto assistete a diversi incontri e consultare documenti di carattere riservato. Questa è stata senz’altro la parte per me più stimolante di tutto il tirocinio.

Insomma: questo le ha consentito di osservare come lavorano i funzionari della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quanto è durato lo stage?

Tre mesi.

Il tirocinio si è concluso con un lavoro finale?

Sì. La nostra università ci richiede di stilare una relazione individuale ed anche il nostro responsabile ha dovuto realizzarne una.

Lo stage era la fase finale del percorso di studio del master?

No, era solo io tirocinio obbligatorio previsto dal programma di studi. In realtà io scriverò anche la tesi in diritto europeo, quindi speravo che questo lavoro potesse essere parte della mia tesi. Ma in realtà il mio professore preferisce che per al tesi io mi occupi di qualcos’altro.

L’obiettivo finale sembra quello di puntare, alla fine degli studi, ad andare a lavorare nelle istituzioni europee. E’ così?

Sì, senza dubbio io punto a quello. Anche se in realtà le statistiche per l’Italia in questo senso non sono molto confortanti. C’è una competizione molto serrata e quindi sarà comunque molto difficile per me. In ogni caso ci sono anche molte altre possibilità di andare a lavorare in istituzioni forse un po’ più alla portata.

Nel curriculum di Giulia Giuliani è presente anche un terzo posto nella Dean’s List del secondo anno. Di cosa si tratta?

Si tratta di un documento che viene stilato e che comprende i nomi dei miglior studenti. Viene compilato sulla base di ciascun corso di laurea in base ad una serie di algoritmi.

Prima di arrivare a Bolzano per il master dove aveva studiato?

Mi sono laureata precedentemente in studi internazionali a Trento. A Bolzano sono arrivata perché c’era un corso che mi interessava molto e avrei avuto la possibilità di studiare in tre lingue. L’università mi ha dato ottime opportunità, i servizi sono eccellenti e la consiglierei senz’altro a chiunque.