“Si passi ai fatti”

Le dichiarazioni del Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida che aprivano all’abbattimento dei grandi carnivori continuano a tenere col fiato sospeso, da una parte gli animalisti e i gruppi ambientalisti a difesa della specie, e dall’altra allevatori e agricoltori, nonché i politici che li rappresentano in Parlamento. “Il Ministro Lollobrigida ha rinnovato il suo impegno per superare i problemi nella gestione del lupo e per consentire di prelevare quelli particolarmente pericolosi. Spero davvero che dopo le parole vengano i fatti”, sono le dichiarazioni di Julia Unterberger durante il question time di ieri (17 novembre) in Senato. La Presidente del Gruppo delle Autonomie ha presentato un’interrogazione, sottoscritta anche da Durnwalder, Patton e Spagnolli, in cui vengono ricalcate le dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’Agricoltura a margine dell’incontro con Ispra del 10 novembre, che ha ribadito la volontà di procedere con l’uccisione dei lupi definiti pericolosi. Il giorno stesso, la Camera dei Deputati ha votato un ordine del giorno per impegnare il Governo a sostenere il comparto agricolo delle Province di Trento e Bolzano per i danni alle colture e agli allevamenti causati dalla presenza di orsi e lupi.
“L'articolo 16 della direttiva Habitat concede agli Stati membri la facoltà di derogare ai vincoli imposti per la tutela della flora e della fauna, qualora emergano motivi di rilevante interesse pubblico – dice Unterberger –. Sulla base di queste deroghe Svezia e Francia, per esempio, prevedono il prelievo dei lupi che si avvicinano ai centri abitati o che superano una certa soglia. Anche la legislazione italiana, il decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, prevede, all'articolo 11, la possibilità per il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, sentiti il Ministero dell'agricoltura e l'ISPRA, di autorizzare le deroghe. In più – aggiunge la Senatrice – la Provincia autonoma di Bolzano ha una propria legge in materia, passata al vaglio della Corte Costituzionale, che all'articolo 1 riconosce al presidente della Provincia la possibilità di deroga che può essere esercitata acquisito il parere dell'ISPRA. Considerata l’esistenza di una base giuridica, che il lupo non risulta più essere un animale a rischio di estinzione, che nelle montagne del Trentino-Südtirol le misure a tutela dell'incolumità degli allevamenti e degli alpeggi tradizionali spesso non sono applicabili e che, nonostante questo, l'ISPRA non ha mai espresso parere positivo per il prelievo di singoli esemplari di lupi particolarmente pericolosi – conclude la Senatrice – chiediamo una chiara iniziativa affinché siano attuate finalmente le deroghe previste”.