Olimpiadi 2026, il sogno reale
“L’Italia ha concrete possibilità di farcela, possiamo battere Stoccolma”, dice un raggiante Heinz Gutweniger, presidente del Coni locale, dopo che oggi (18 dicembre) la giunta provinciale ha apposto il timbro dell’ufficialità sulla partecipazione dell’Alto Adige alle Olimpiadi invernali del 2026. Si tratta di un accordo fra Regione Veneto, Provincia di Trento e Provincia di Bolzano - che varrà fino al 30 giugno 2019 - per sostenere il percorso di candidatura di Milano e Cortina.
Tramontata l’ipotesi del Palaghiaccio di Bolzano l’impianto che verrà messo a disposizione in Alto Adige è, come noto, quello per il biathlon di Anterselva, “considerato dallo stesso presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, assolutamente all’avanguardia”, sottolinea Gutweniger. Uno stadio su cui vengono impegnati 10 milioni di euro dal momento che Anterselva ospiterà i Mondiali 2020. Dunque per le Olimpiadi non ci sarà bisogno di ulteriori investimenti, se il Cio non avanzerà obiezioni sulla struttura.
Invece per questa fase, che prevede la formulazione del dossier di candidatura (entro l’11 gennaio con le garanzie entro aprile 2019) e lo svolgimento di una serie di attività, incontri, visite di delegazioni ed eventi, la cifra che verrà stanziata è pari a 116.937 euro a copertura del 10% delle spese dovute. “Una somma che potrà subire un aumento o una diminuzione in base alle necessità, certo è che sarà un investimento in visibilità per l’Alto Adige che dal punto di vista mediatico avrà un ritorno d’immagine non indifferente”, spiega il presidente del Coni provinciale.
Sarà un investimento in visibilità per l’Alto Adige che dal punto di vista mediatico avrà un ritorno d’immagine non indifferente
A fargli eco il presidente Arno Kompatscher: “Condividiamo pienamente la volontà di coinvolgere nella candidatura per le Olimpiadi 2026 non solo la città di Milano e l’area di Cortina d’Ampezzo, ma tutto il territorio delle Dolomiti”, ha detto convintamente, abbandonando quindi le resistenze iniziali, il governatore sudtirolese. “Si tratta di un’occasione importante - ha aggiunto - per valorizzare una zona unica al mondo dal punto di vista ambientale e paesaggistico, come confermato dalla tutela UNESCO. Per questo motivo appoggiamo l’idea di una candidatura che sia rispettosa del territorio e che non abbia un impatto pesante sull’ambiente grazie all’utilizzo delle strutture esistenti, come il centro biathlon di Anterselva, e senza opere faraoniche”.
Tutto dipenderà ora da Stoccolma, la diretta rivale dell’Italia in questa competizione (le candidature finora sono solo due), e dalla decisione del Cio. Se l’Italia dovesse spuntarla saranno 10 le discipline olimpiche che avranno luogo sui 3 territori. Oltre al biathlon in Alto Adige, in Trentino dovrebbero svolgersi sci nordico, combinata nordica, salto con gli sci e pattinaggio velocità, mentre il Veneto ospiterà sci alpino, skeleton, bob, slittino e curling. Prossimo step è la presentazione a gennaio del piano finanziario da parte del comitato organizzatore. A giugno sarà scelta la città in cui si terranno i Giochi Olimpici, mentre l'investitura ci sarà fra settembre e ottobre prossimi.