AstraLaVista is back!
-
Sabato 21 dicembre, dopo dieci anni di assenza, il Collettivo Astra La Vista di Bressanone, in collaborazione con il FilmClub e con il supporto di Jukas e Astra Brixen, riaccende il grande schermo della rassegna AstraLaVista, proponendo tredici documentari che affrontano in modo critico temi di attualità e riflettono sulla realtà del Sudtirolo attraverso molteplici forme di espressone documentaristica.
Era il 2014, quando il Collettivo Astra La Vista – un gruppo di amici con la passione per il cinema – riaprì le porte dello storico cinema Astra di Bressanone, chiuso da alcuni anni e in attesa dei lavori di ristrutturazione. Jacob Mureda, promotore dell’iniziativa, ricorda bene quei giorni: “L’idea alla base della prima rassegna era molto semplice: mostrare film di alcuni membri del collettivo che studiavano all’ Accademia Tedesca di Cinema e Televisione di Berlino (DFFB) e al DAMS di Bologna e dare spazio ad altri filmmaker di nicchia, il tutto con uno spirito punk e un po’ graffiante. Volevamo che l’Astra si aprisse a prospettive anticonvenzionali”. Parallelamente il Collettivo creò un box dove la cittadinanza ebbe la possibilità di condividere i propri ricordi legati all’ex cinema. Ne nacque un corto documentario, un viaggio attraverso la storia dell’edificio – dalla sua costruzione negli anni Trenta del Novecento come Casa del Balilla e poi GIL-Gioventù Italiana del Littorio al cinema frequentato da generazioni di brissinesi – e gli aneddoti personali di chi quel luogo lo ha vissuto da bambino, adolescente e adulto. Il successo dell’iniziativa portò il Collettivo a riproporre la rassegna l’anno successivo. “Nel 2015 raddoppiammo l’offerta, con due giorni di festival”, racconta Mureda. Il primo giorno fu dedicato alle proiezioni di opere di fiction realizzate da giovani filmmaker e registi navigati, mentre quello seguente venne proposta una selezione di cortometraggi pescati nei vari festival cinematografici europei. Al termine della seconda edizione, però, l’edificio fu definitivamente chiuso per i lavori di ristrutturazione, che nel 2019 portarono all’inaugurazione del Centro culturale Astra. Le traiettorie dei membri del Collettivo presero direzioni diverse e il sipario sull’esperienza-AstraLaVista.
-
Nel corso di questi quasi dieci anni, però, il cuore del Collettivo Astra La Vista non ha mai smesso di battere e sabato seera, dopo un decennio, le porte dell’ex cinema Astra si riapriranno per accogliere nuovamente registi, spettatori e appassionati di cinema. “Abbiamo pensato che il decimo anniversario della rassegna fosse un buon momento per ricominciare”, afferma il regista Matthias Lintner, che con Mureda, Florian Dariz e Sonja Wierer costituisce oggi il nucleo del Collettivo. Astra La Vista si riaffaccia dunque sulla scena culturale della città vescovile, che, secondo Lintner, rispetto a dieci anni fa oggi è molto vivace: “Molti stimoli vengono da realtà consolidate come Dekadenz o Kassianeum che hanno una guida giovane, ma c’è molto fermento anche in ambito cinematografico e la nostra rassegna ne è un piccolo esempio.” Sono 13 le pellicole in programma e altrettanti i momenti di confronto con i registi. “Il nostro obiettivo è creare un dibattito che vada oltre la visione in sala, gettare dei semi per stimolare lo scambio fra autori e pubblico”, afferma Jacob Mureda. Per questo il criterio fondamentale che ha guidato la selezione delle pellicole è stata la certezza della presenza dei filmmaker o di parte del suo gruppo di lavoro. I film sono suddivisi in tre blocchi tematici e offrono sguardo eclettico, che partendo dal particolare della realtà del Sudtirolo si allarga per dare spazio a dinamiche globali con le quali il territorio è strettamente connesso. Who is Gilbert Prousch di Nora Ganthaler, per esempio, racconta la storia di un artista che per trovare spazio e riconoscimento ha dovuto abbandonare il Sudtirolo, dove per la sua arte e la sua personalità non c’era posto. Il corto A commons view di Mikal Postel-Vinay, Krystof Iobstraibizer e Mara Godino, invece, presenta lo sguardo di una ragazza francese che si trasferisce a Bolzano in cerca di un’alternativa allo stile di vita capitalista delle metropoli europee, la sua iniziale delusione e il barlume di speranza che si riaccende dopo essere entrata in contatto con il locale Movimento per i beni comuni. Del terzo blocco fa parte Grenades in Maqluba di Jana Weissteiner, pellicola che mostra le storie degli abitanti del sud della Cisgiordania palestinese, la cui vita è segnata dalle violenze da parte dei coloni israeliani dei vicini insediamenti illegali e dalla presenza dell’occupazione militare. “Con AstraLaVista vogliamo accendere i riflettori su autori e autrici che hanno pochi ‛agganci’ e mostrare il loro lavoro a un pubblico che speriamo sia il più ampio possibile e, al tempo stesso, stimolare il dialogo con gli spettatori e con nuovi autori che magari siedono in platea”, afferma Lintner. Se da un lato, quindi, la rassegna vuole essere una piattaforma per giovani filmmaker che faticano a trovare spazio per mostrare le proprie opere ed emergere, dall’altra non si limita alla sola proiezione dei documentari. “Noi consideriamo questa rassegna come una vera e propria esperienza collettiva”, dice Mureda, che sottolinea come “questo appuntamento sia un invito a uscire di casa per vivere i film insieme agli altri, sentendo quasi fisicamente le reazioni del proprio vicino di posto e aprendosi poi al confronto”.
L’inizio dell’evento è previsto per le ore 13:30. Le proiezioni sono programmate dalle 14 alle 16:30, dalle 17 alle 19:30 e dalle 20:30 alle 22:30 (vedi il programma dettagliato nella infobox in fondo). Negli intervalli tra i tre blocchi saranno le OtroMundo Sessions Screenings a ipnotizzare il pubblico, portando sullo schermo l’energia e l’autenticità delle performance dal vivo. Al termine delle proiezioni, a partire dalle 23, sarà ancora la musica a farla da padrona con il jazzy noise punk degli HAPPY e, a seguire, l’elettronica di John Hops. Il collettivo Astra La Vista spera che la cittadinanza accorra numerosa, poiché, affermano Mureda e Lintner “oltre i mercatini e il vin brulé, a pochi giorni dal Natale a Bressanone c’è anche la possibilità di usufruire di un’offerta culturale di ottimo livello”.
E allora che si alzi il sipario e si spengano le luci (e i telefoni) in sala. Astra La Vista is back!
-
Il programma
Il programma
Filmblock 1 - 14:00 - 16:30
Bostrico - Giovanni Bez - 13min
Vinschgau Gehen oder Bleiben - Sarah Trevisiol & Simon Mariacher - 45min
Who is Gilbert Prousch - Nora Ganthaler - 16min
Vampire in Gröden - Matthias Höglinger - 26min
Filmblock 2 - 17:00 - 19:30
Südtirock: Music on the Edge - Jadel Andreetoo & Armin Ferrari - 60min
Ein Mann zu sein - Felix Rier - 5min
Free Transit - Greta Mentzel - 11min
I Sommersi - Giacomo Venturato - 15min
A commons view - Mikal Postel-Vinay & Krystof Iobstraibizer - 12min
Filmblock 3 -20:30 - 22:30
Siegfried. Steger. Attentäter - Mike Ramsauer - 38min
Grenades in Maqluba - Jana Weissteiner - 29min
Reports from the void - TÒ SU / Martina Mahlknecht & Martin Prinoth - 19min
Bad Journalist - Puttega - 3min
L’ingresso è ad offerta libera, il bar è aperto e la sera è possibile consumare un pasto caldo.
-
More articles on this topic
Culture | Salto WeekendDolomythischer Vampirdreh
Culture | Salto AfternoonHeiliges Dreirad
Culture | Film & [Re:Vision]Gehen oder Bleiben?