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'Altoatesino' l'unico film italiano alla Berlinale

L'opera prima di Laura Bispuri “Vergine Giurata”, sostenuta da BLS, è stata stata girata in provincia di Bolzano.

La pellicola vede protagonista Alba Rohrwacher e si contenderà il primo premio del Festival di Cinema di Berlino insieme ad altre 18 produzioni. 

Il film, una produzione Vivo film e Colorado Film Production con Rai Cinema, Bord Cadre films, Match Factory Productions, Era Film, è stato sostenuto dal Fondo altoatesino alle produzioni con 198.000 Euro. La produzione ha girato sul territorio locale tra aprile e maggio 2014 per circa tre settimane. Sui set, allestiti tra Bolzano e Merano, sono stati coinvolti numerosi professionisti locali, dall’assistente alla regia, al location manager, all’attrezzista. È bolzanina anche una delle co-protagoniste, l’atleta della Bolzano Nuoto Emily Ferratello, al suo esordio davanti alla telecamera.

La sceneggiatura, curata dalla stessa regista in collaborazione con Francesca Manieri, racconta la storia di Hana Doda (Alba Rohrwacher), una ragazza cresciuta tra le montagne albanesi e costretta, a causa di alcune leggi e tradizioni arcaiche di quei luoghi, a non avere in quanto donna alcun tipo di libertà. L’unica soluzione che Hana vede per sfuggire a questo suo destino è una totale rinuncia alla sua identità: il “kanun”, una legge della sua terra, le permette infatti di ottenere gli stessi diritti degli uomini, a patto di giurare sulla propria verginità e farsi uomo. Hana si trasforma così in Mark, una “vergine giurata” costretta a rinunciare per sempre all’amore.

“Vergine Giurata” non sarà l’unica pellicola presenta alla Berlinale realizzata in collaborazione con BLS e girata in parte in Alto Adige. 
Nella competizione ufficiale del Festival in anteprima mondiale come Vergine Giurata verrà presentato anche “Elser – Er hätte die Welt verändert” (titolo internazionale “13 Minutes”) di Oliver Hirschbiegel. Girata per circa due settimane anche in Alto Adige tra luglio e agosto 2014 questa pellicola ha visto set allestiti a Merano, Bolzano, Ora e Passo Mendola. 

La pellicola racconta la storia di Georg Elser, modesto falegname di Königsbronn che l’8 novembre del 1939 minacciò la vita di Hitler con un attentato dinamitardo nella birreria Bürgerbräukeller di Monaco, mancando il suo obiettivo di 13 minuti. Il locale originale non esiste più e la produzione, per ricostruirlo interamente, ha trovato la location ideale nel magazzino della Cooperativa Frutticoltori di Terlano, che nei mesi estivi, fino alla raccolta delle mele, rimane inutilizzato. 

Le scene hanno coinvolto circa 120 comparse altoatesine al giorno. Nel team accanto al protagonista Christian Friedel come Elser (“Das weiße Band”) e Katharina Schüttler nella parte della sua amata Elsa (“Unsere Mütter, unsere Väter”) ci sono anche numerosi attori locali, come Gerti Drassl, Anton Algrang, Anna Unterberger, Lissy Pernthaler, Martin Maria Abram e Valentina Repetto. 

I produttori si sono affidati anche a professionisti locali, coinvolgendo sul set 35 maestranze, tra location scout e location manager, scenografi e responsabili del casting per ruoli secondari e comparse. Il Fondo altoatesino ha sostenuto la produzione con 500.000 Euro.