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Falla girare

Un ddl depositato in Senato riapre il dibattito sulla liberalizzazione della marijuana. Cannabis social club Bolzano: “Il prossimo passo deve essere l’autoproduzione”.

L’argomento è di quelli che innescano senza sforzo un cortocircuito polemico: è stato approvato in questi giorni un provvedimento da parte del governo che depenalizza alcuni reati che possono essere commessi dalle strutture autorizzate a coltivare marijuana per motivi terapeutici. Tale provvedimento, che ha incassato il via libera venerdì, non riguarda, tuttavia, l’uso della cannabis da parte dei privati (come invece alcuni giornali avevano erroneamente riportato) ma solo le strutture regolarmente autorizzate alla coltivazione di marijuana. Molto chiara è stata in merito Beatrice Lorenzin, ministro della salute: “Non c’è nessuna depenalizzazione della cannabis, abbiamo già autorizzato la produzione a uso terapeutico. In questo Consiglio dei Ministri si sono soltanto depenalizzate alcune prescrizioni, si tratta solo di interventi procedurali in impianti autorizzati per legge. La mia posizione generale sulla depenalizzazione della droghe - ha aggiunto il ministro - è contraria, qui stiamo parlando di altro, tra l’altro gli impianti sono pochissimi e pubblici, con una grande sorveglianza su questa linea di produzione”.

“La cannabis terapeutica è già legale, sebbene piuttosto costosa, dai 28 ai 35 euro circa a grammo, il prossimo passo deve essere l’autoproduzione - ribadisce Peter Grünfelder, fondatore del Cannabis social club di Bolzano - per noi è fondamentale che non si confonda il messaggio per cui la coltivazione della cannabis, utile nella terapia di numerose malattie, venga depenalizzata al solo scopo ricreativo, in quanto ciò non giova alla comunicazione scientifica”. 

Nel frattempo in Senato è approdato questa settimana, per la precisione il 13 gennaio scorso, un disegno di legge - firmato da 270 parlamentari - per la depenalizzazione e la parziale liberalizzazione della vendita della marijuana. Il ddl, che è in discussione nella commissione Affari sociali di Camera e Senato, punta a legalizzare il possesso fino a 15 grammi di marijuana a casa e 5 grammi fuori casa e la coltivazione fino a cinque piante nella propria abitazione. Il documento prevede anche di consentire ai Cannabis social club la coltivazione in forma associata in enti senza fini di lucro (fino a 50 membri).

Non va inoltre sottovalutata la questione degli eventuali introiti per lo Stato, che stando a diverse stime (non ultima quella dell’ISTAT secondo cui ogni anno in Italia si vende droga per circa 10 miliardi di euro) incasserebbe una cifra pari a 1,5 miliardi se il mercato della marijuana venisse tassato come le sigarette, al 75 per cento, senza contare i profitti delle aziende produttrici e dalle tasse e i contributi pagati dagli impiegati nel settore.