Economy | Intervista

Benko: si fa strada l'ipotesi di un referedum per sbloccare la situazione

L'idea è stata avanzata dal vicesindaco di Bolzano Ladinser: una consultazione popolare in cui i cittadini scelgano loro quale progetto realizzare. Benko è d'accordo, come conferma il plenipotenziario Heinz Peter Hager.

Un referendum, ecco la soluzione. Ma non per avviare l'iter, bensì nella fase successiva, quella che prevede di informare i cittadini sull'interesse pubblico del progetto di riqualificazione e sulle sue possibili articolazioni (proposte). Un'informazione che potrebbe, dunque, trasformarsi in consultazione popolare, per consentire alla gente di optare per il progetto che ritiene più consono alla situazione
Questo è lo scenario segnalato oggi dal quotidiano Dolomiten per il progetto Benko (Signa) e per il progetto del concorrente denominato Emozioni Alto Adige
La proposta sarebbe stata avanzata dal vicesindaco di Bolzano Klaus Ladinser e sarebbe condivisa sia dal sindaco Luigi Spagnolli che dal capogruppo Svp in consiglio comunale Georg Mayr.
Ma cosa ne pensa Benko? Ecco cosa ci ha detto in merito il suo plenipotenziario bolzanino Heinz Peter Hager.

● Siete a favore del referendum quindi siete sicuri che i cittadini preferirebbero il vostro progetto?
Heinz Peter Hager - Siamo sorpresi dalla proposta del comune e se ho capito bene, si tratta di una consultazione dei cittadini, che vediamo molto positivamente. Fin dall'inizio abbiamo sostenuto di voler riqualificare l'area della stazione autocorriere con la realizzazione di un centro commerciale per i cittadini di Bolzano e dell'Alto Adige. Vogliamo fare una cosa che abbia il loro consenso. 
 
● In questo senso vi basate anche sui sondaggi che avevate fatto a suo tempo?
Nel novembre 2013 abbiamo fatto una rilevazione in cui abbiamo avuto un riscontro molto positivo in cui una larga maggioranza di cittadini si è dichiarata favorevole alla riqualificazione dell'area della stazione delle autocorriere e la costruzione di un centro commerciale. 
Siamo molto tranquilli anche perché osserviamo una buona affluenza allo show room che abbiamo allestito per presentare il nostro progetto. Riceviamo molti contatti anche dai commercianti che si fanno vivi perché vorrebbero aprire i loro negozi nella nuova struttura. 
 
● La fase politica è molto delicata. In comune sono sorte difficoltà soprattutto a proposito dei tempi da rispettare. La provincia invece è sotto assedio per via dello scandalo delle pensioni d'oro. E pare si stia pensando di mettere mano alla legge che nel 2013 ha riordinato la materia. Voi cosa ne pensate in merito? 
I nostri legali sostengono che la revisione della legge non è assolutamente necessaria, in quanto la legge è applicabile così com'è. Nei prossimi giorni avremo degli incontri con chi dovrà assumere le decisioni per chiarire eventuali incertezze.  
 
● Secondo voi la politica sarebbe in grado di gestire un referendum in un momento come questo in cui si sente, per così dire, assediata dai cittadini?
Assolutamente si.
 
● La legge vigente consente all'imprenditore che per primo ha preso l'iniziativa di fare eventualmente dei ricorsi. Vi state preparando?
È uno scenario che non abbiamo assolutamente valutato perché siamo sicuri che gli amministratori del comune di Bolzano non si faranno scappare questa opportunità. La nostra proposta riqualifica un'area molto importante del centro di Bolzano e nello stesso tempo permette di intervenire su strutture di proprietà comunale che al momento sono molto carenti e ad incassare un corrispettivo importante dalla vendita degli immobili di proprietà comunale.
 
● C'è però la questione dei tempi. Quanto siete disposti ad aspettare la risposta del comune?
Per il comune è un progetto importante e sappiamo che si tratta di scelte non semplici. Siamo in attesa della decisione ma non vorremmo che questa perdita di tempo abbia solo lo scopo di avvantaggiare altri. 
 
● Se doveste aspettare un anno sarebbe troppo?
Sì. In quel caso Signa si vedrebbe costretta ad investire i suoi fondi da un'altra parte. Gli amministratori pubblici devono capire che Bolzano è molto interessante ma esistono altre opportunità di investimento in Europa.