Culture | Pensiero

Cultura: per una proposta di razionalizzazione

In questa campagna elettorale proliferano denigrazioni sulla nostra città e non riesco a cogliere...
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... tra i vari candidati a Sindaco, in alternativa a Luigi Spagnolli, un’idea nuova, fresca, che possa accendere un franco dibattito.

A mio parere un concetto che dovrebbe essere sottolineato è che le risorse finanziarie sono diminuite e che perciò i contributi ai vari settori sportivi, culturali, sociali ecc. dovranno essere mirati.

Io ad esempio desidererei porre l’attenzione sulla cultura e sull’opportunità di individuare un osservatorio, in collaborazione tra comune e provincia, sull’erogazione dei contributi, specialmente quelli che sostengono lo spettacolo dal vivo.

Per spettacolo dal vivo s’intende la realizzazione di attività ed iniziative artistiche nei settori della prosa, della danza, del musical o della commedia musicale, dell’opera e operetta, del cabaret e degli spettacoli circensi.

Lo spettacolo rientra nella manifestazione di pensiero e, più in particolare del pensiero creativo, rinvenendo in esso libertà di opinione, di creazione e di cronaca.

Lo studio sullo spettacolo dal vivo nasce dall’esigenza degli amministratori di disporre di dati ed informazioni relativi a iniziative presenti sul territorio e al loro impatto e alle ricadute stimate ed effettive, al fine di orientare al meglio l’azione culturale in provincia e nel capoluogo.

Gli scopi dello studio sono di verificare, perciò, con maggiore attenzione la coerenza delle attività con gli obiettivi degli enti territoriali, razionalizzando destinazione e utilizzazione delle risorse finanziarie dei medesimi enti. E per questo devono essere fissati degli indicatori di attività, criteri che possano essere misurabili oggettivamente come:

  • Valorizzazione delle risorse culturali (nuove creazioni, nuove produzioni, repertorio poco rappresentato, attenzione al repertorio contemporaneo).

  • Efficacia della produzione culturale (vita del prodotto artistico, circuitazione a cascata produttiva ed informativa in prodotti audiovisivi, radiofonici, televisivi)

  • Accesso al pubblico (rapporto tra presenza e partecipazione, nuovi spettatori, ampliamento fasce d’età)

Questo osservatorio consentirebbe di elargire contributi in modo mirato, mantenendo gli obiettivi che gli enti si sono programmate e gioverebbe alle recenti operazioni di riordino delle nostre principali istituzioni culturali (Fondazione Haydn e TSB ad esempio) che hanno ambizioni di ampliare il loro bacino di utenza e conseguire così maggiori finanziamenti tramite il Ministero dello Spettacolo.

Nello stesso tempo i luoghi dello spettacolo come le sale teatrali della città potrebbero coordinare meglio il cartellone dell’offerta coinvolgendo così anche altre realtà da fuori Provincia, Regione ed estero con richiami al tanto agognato turismo culturale, che ha saputo fare la fortuna di cittadine austriache come Bregenz o Salisburgo.