Society | Classi affollate

M5S: sulla scuola troppa propaganda

Prima uscita pubblica per gli insegnanti grillini che attaccano l'assessore Tommasini, reo di aver sottovalutato i problemi delle scuole superiori di lingua italiana e di aver concentrato i suoi "sforzi verso gli pseudo miracoli sul fronte del bilinguismo e del plurilinguismo".
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Foto: (c) Salto.bz

Con un comunicato il settore scuola del Movimento 5 Stelle ha preso posizione in maniera molto critica rispetto al rischio che nel prossimo anno scolastico si registrino nelle scuole superiori di lingua italiana classi affollate fino al limite di 34 alunni. 

Per il Movimento 5 Stelle la situazione provocherà "gravi disagi alla scuola, ma quasi esclusivamente a quella italiana". Nel comunicato in particolare si afferma che la situazione è stata "sottovalutata e non efficacemente considerata dall'assessore Tommasini" che avrebbe invece concentrato la sua attenzione su volantini e comunicati stampa volti a pubblicizzare "gli sforzi verso gli pseudo miracoli sul fronte del bilinguismo e del plurilinguismo". 
M5S denuncia il fatto che, a fronte della legislazione provinciale che impedisce il superamento dei 25 alunni per classe, "nelle scuole italiane si taglia di qua, si cuce di là e il risultato è quello di avere sempre nuovi casi di classi fuori norma, dove la sicurezza degli alunni non viene garantita e l'insegnamento è deficitario". 

"Troppo preso a cavalcare l´onda della propaganda del suo assessorato, Tommasini ha forse trascurato i reali problemi della scuola italiana che al cospetto di quella tedesca lamenta problemi ben più seri che vanno dal personale scolastico, alle edilizia scolastica, alla disponibilità di spazi per le mense" aggiunge il Movimento 5 Stelle. 

Il comunicato degli insegnanti che si rifanno alla formazione politica guidata da Beppe Grillo prosegue quindi ricordando che negli ultimi mesi la scuola di lingua tedesca per i suoi problemi ha avuto contatti sia con la ministra Fornero che con la nuova ministra all'istruzione Carrozza, a fronte di un immobilismo di Tommasini che invece sarebbe stato "sconfitto sul fronte del calendario scolastico al quale aveva dichiarato di opporsi". 

In conclusione gli insegnanti grillini arrivano a rimpiangere il periodo precedente all'"era Tommasini" quando "ben altro era l’atteggiamento della SVP e della Sovrintendenza scolastica nei confronti della scuola italiana", quest'ultima un tempo composta da "funzionari competenti, tenaci e  con a cuore i reali problemi della scuola".