Politics | Kurdistan siriano

Contro la guerra di Erdogan nel Rojava

La situazione nel Rojava, zona liberata e autonoma della Siria del Nord, si sta facendo sempre più drammatica, come segnala il Congresso curdo nazionale (KNC).
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Per questo motivo riprendo un comunicato dell'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) che si unisce alla protesta organizzata da un gruppo di Kurdi siriani contro i continui attacchi dell'esercito turco alla regione di Afrin, abitata prevalentemente da Kurdi, nel nordovest della Siria: “Da diverse settimane la Turchia sta radunando veicoli militari e armamenti pesanti lungo i confini del cantone di Afrin e assieme a gruppi radical-islamici siriani opera quasi quotidianamente attacchi con artiglieria pesante contro la zona liberata situata nella regione del Rojava/Siria del Nord. La popolazione di Afrin, prevalentemente kurda, teme che la Turchia stia preparando una grande offensiva contro la loro regione, da anni completamente isolata dal resto del mondo e nella quale molti profughi di guerra hanno trovato riparo.

Secondo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani con sede in Gran Bretagna, lo scorso 16 luglio l'esercito turco e gruppi radical-islamici avrebbero attaccato i villaggi yezidi di Kastal Jendo, Basufan e Katma. Alcuni colpi di artiglieria sarebbero arrivati fino ai confini est della città di Afrin. La notizia è stata confermata dai contatti in loco dell'APM, che raccontano anche del ferimento di quattro civili. Una grande offensiva su Afrin porterebbe alla destabilizzazione dell'intera regione e alla fuga di centinaia di migliaia di Kurdi e di decine di migliaia di Arabi che hanno trovato rifugio lì per anni. Ai primi di luglio una delegazione di Kurdi di Afrin si era rivolta all'APM perché si facesse portavoce presso il governo tedesco e l'UE con la richiesta di fare tutto il possibile per evitare una "guerra ingiustificata" di Erdogan contro la popolazione civile di Afrin.

Nella regione di Afrin vivono quasi un milione di persone. La metà di loro sono rifugiati, provenienti soprattutto dalla città di Aleppo che dista solamente 55 chilometri. La città di Afrin, che prima della guerra civile aveva fino a 80.000 abitanti, si trova sul fiume omonimo 25 chilometri a sud e ad est del confine turco-siriano. La regione Afrin comprende 366 villaggi e sette città più piccole. La maggior parte dei Kurdi nella regione di Afrin sono musulmani sunniti. Tuttavia, vi abitano anche migliaia di Kurdi yezidi e alawiti. Dal 2011 al 2017 ad Afrin sono stati uccisi dai militari turchi 30 civili e almeno 44 sono stati feriti. Circa 15.000 alberi di ulivo sono stati distrutti. Inoltre nei mesi estivi vengono regolarmente dati alle fiamme i campi di grano.”

Domani, giovedì, 20.7.2017, dalle 13:30 alle 16:30, a Bruxelles (Rond-point Robert Schuman, 1000 Bruxelles) è indetta una manifestazione di protesta contro i progetti di invasione della Turchia nella Siria del Nord – Rojava. Ulteriori informazioni da parte dell’Ufficio di informazione sul Kurdistan (UIKI) che ha pubblicato un dossier urgente sull’argomento.

Vedi anche in gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2017/170426it.html