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Tre startup di cui sentiremo parlare

Idee imprenditoriali per risparmiare acqua in agricoltura, migliorare l’alimentazione umana e scoprire cure per le malattie. Ecco le nuove imprese ispirate alla natura.
Marco Bezzi - Bluetentacles
Foto: NOI Techpark

Si chiamano Bluetentacles, Mirnagreen e HiWeiss e sono le 3 startup (su 15), insediate all’incubatore NOI Techpark, che si sono aggiudicate 500.000 euro messi a disposizione dalla Provincia sulla base di un’analisi del business plan e delle modalità di svolgimento delle ricerche. Denominatore comune di queste imprese è la natura

 

 

Le tre idee imprenditoriali, che hanno vinto il bando 2018 dell’Ufficio innovazione e tecnologia che sostiene le imprese innovative del territorio nei prossimi tre anni favorendo la capitalizzazione di aziende in fase di avviamento che creano valore aggiunto in Alto Adige, sono incardinate rispettivamente sul risparmio di acqua in agricoltura, sul miglioramento dell’alimentazione umana e sulla scoperta di nuove cure per le malattie. “Sostenibilità e green sono due principi guida dell’operato della nostra amministrazione. Per questo sosteniamo le imprese innovative che contribuiscono a costruire nella nostra Provincia un futuro più rispettoso delle risorse naturali”, ha commentato il presidente Arno Kompatscher. A fargli eco il direttore della Ripartizione innovazione, ricerca e università Vito Zingerle: “La Provincia sostiene le nuove imprese innovative con prospettive di crescita con creazione di valore aggiunto per il territorio”.

 

Le imprese da vicino

 

Nello specifico la startup Bluetentacles, composta da ingegneri ambientali, elettronici e informatici, ha sviluppato un sistema di irrigazione capace di stabilire l’esatta quantità d’acqua richiesta dalle coltivazioni, sulla base di previsioni meteo e rilevazioni ambientali dell’umidità del suolo e delle necessità delle piante stesse, riducendo così gli sprechi. L’impresa, che lo scorso anno si è aggiudicata il Premio Startup Euregio - AdventureX Business Model Competition, ha ottenuto un finanziamento di 100.000 euro. Il doppio si porta invece “a casa” Hiweiss, che utilizza le piante (erba medica, pisello, germe di mais, soia e grano saraceno) per ricavare polveri e isolati ad alta concentrazione proteica da usare nell’industria agroalimentare per sostituire le sostanze di origine animale. HiWeiss, fra l’altro, sta per installare un prototipo di un impianto innovativo per isolare le proteine vegetali all’interno di NOI Techpark.

 

 

Stessa cifra, 200.000 euro, anche per Mirnagreen, startup che ispirandosi al principio millenario che le piante racchiudano il segreto per la cura di malattie e disfunzioni fisiche, sfrutta le proprietà antinfiammatorie del microRNA vegetale (una molecola implicata nell'espressione dei geni di un organismo) per curare l’infiammazione e dunque malattie come cancro, diabete, artrite, malattie autoimmuni, alzheimer e disfunzioni polmonari e cardiovascolari.