Ritorno a scuola
I ragazzi
Insegno italiano in un liceo in lingua tedesca di Bolzano. In estate la direzione e la segreteria hanno lavorato benissimo. Al rientro a scuola, il 7 settembre, tutto era preparato e previsto al meglio. Dalle entrate separate agli orari mirati, dai disinfettanti disponibili ovunque nell'edificio alle mascherine all'ingresso, dalle regole per l'accesso ai computer a quelle per fotocopiare.
Non saprei cosa si poteva fare di più.
Si è optato per dividere le classi in due gruppi, con una settimana di lezione in presenza e l'altra a distanza. I due gruppi si alternano.
E i ragazzi?
Dopo un mese abbondante di lezione in una quarta ho fatto un sondaggio senza troppe pretese. Un estratto dei loro commenti.
Mi piace
“Lavorare da casa non è stato un cambiamento così drastico. La cosa positiva di questo sistema è l'autonomia. C'è anche il fatto di poter scegliere noi cosa fare e quando; siamo noi che ci possiamo organizzare la giornata e le ore di studio.”
“Dimezzando le classi si lavora in modo più efficace durante le lezioni e anche l'ambiente scolastico in generale mi risulta più tranquillo e accogliente.
Mi piace che nelle settimane dove sono a casa posso alzarmi un po' più tardi.
A casa posso organizzarmi le giornate come mi pare, anche se non è così facile come pensavo. Mi distraggo facilmente.”
“Non abbiamo scuola di pomeriggio. È più comodo studiare quelle due ore a casa, possibilmente senza videolezioni.
A casa mia non devo indossare alcuna mascherina.”
“Penso sia fantastico fare le lezioni a distanza al mio ritmo. Guadagno tempo. Trovo bello l'idea di poter lavorare da qualsiasi luogo: potrei sedermi in giardino o lavorare in un caffè.
Le lezioni in presenza adesso sono più digitalizzate, spesso lavoriamo con i laptop in classe, quindi non dobbiamo più trascinare parecchi libri a scuola.
In classe c'è una dinamica diversa, le lezioni possono essere organizzate in modo più individuale e sono molto più tranquille.”
“Posso dormire più a lungo e pranzare più presto.”
“Gli insegnanti possono concentrarsi su un numero ridotto e seguire gli studenti più da vicino.”
Non mi piace
“Gli studenti non vengono seguiti ma devono fare tutto da soli a casa. Gli insegnanti non hanno colpa perché è praticamente impossibile per loro gestire e seguire le metà classi contemporaneamente.
La ministra dell'istruzione in questi 6 mesi non è stata in grado di fornire delle direttive chiare a studenti e insegnanti, e non ha impartito regole uguali per tutte le scuole.
Vengono meno i rapporti sociali con i compagni dell'altro gruppo.
Bisogna indossare la mascherina appena ci si alza dal banco.
L'impossibilità di prendere una boccata d'aria durante la pausa.”
“Tutti gli esami e i test rientrano nella settimana in presenza.
A casa è difficile concentrarsi.
Le lezioni a scuola sono più divertenti rispetto alle videolezioni a casa.”
“Non ci si può aiutare a vicenda. Facevamo delle traduzioni in coppia, mentre quest'anno non sarà più possibile.
Dover rimanere in classe a pausa è straziante.”
“I professori devono trovare un altro sistema per dare i voti. Invece di fare tante verifiche e presentazioni assillando il calendario degli alunni, dovrebbero iniziare a valutare effettivamente i compiti svolti a casa.”
“Le videolezioni mi stancano subito, mi fanno venire il mal di testa e non sono molto produttive.
Inoltre, qualche volta ho problemi con la connessione.”
“Viene deciso per noi che tipo di mascherina indossare.
In classe abbiamo i banchi a un metro di distanza uno dall'altro e dobbiamo evitare di passarci le cose a vicenda.
Non capisco perché questo è solo a scuola, mentre fuori posso indossare le mascherine di stoffa, sedermi al bar vicino alla mia amica, parlare con lei senza mascherina.”
“Sono triste per i vari progetti, viaggi di classe e gite scolastiche che sono stati annullati e desidero normalità, lavori di gruppo e contatto umano.”
“Mi mancano i rapporti interpersonali, gli abbracci e la leggerezza della vita pre-Covid19.”
“Non avevo mai realizzato quanto è importante un compagno di banco.”
(Ritorno a scuola. Continua)