Politics | Verso le primarie del Pd

Presentata a Bolzano la mozione Cuperlo

Riqualificazione della spesa pubblica, un nuovo patto per l'Italia che metta al primo posto il lavoro e un Partito Democratico che guidi la riscossa civile, economica e morale dell'Italia. Questo il nucleo della mozione Cuperlo presentata oggi a Bolzano da alcuni esponenti locali del Pd.

Il prossimo 8 dicembre il Partito Democratico svolgerà le primarie per eleggere il segretario nazionale. Una designazione che coincide di fatto con l'elezione del candidato premier alle prossime politiche. I candidati in lizza sono quattro: Mattero Renzi, Gianni Cuperlo, Gianni Pittella e Giuseppe (Pippo) Civati. Ogni candidato esprime ovviamente un punto di vista diverso sul progetto comune: “partecipare e dare il proprio contributo alla rinascita e al cambiamento dell'Italia”. Nel partito si sta così svolgendo – se si svolgerà sempre di più – un dibattito acceso sulle varie mozioni che i candidati hanno già formulato in sede preliminare.

Anche nel Pd altoatesino, ovviamente, i vari esponenti emergono di volta in volta a sostegno di questa o dell'altra mozione. Stamani (19 dicembre) è stata la volta dei sostenitori della mozione Cuperlo, incentrata sulla “riqualificazione della spesa pubblica, su un nuovo patto per l'Italia che metta al primo posto il lavoro e su un Partito Democratico che guidi la riscossa civile, economica e morale dell'Italia”. Latori il coordinatore provinciale Mauro De Pascalis, l'assessora al Comune di Bolzano Maria Chiara Pasquali, Monica Bancaro, Primo Schönsberg e Antonietta Ciavarella, gli ultimi tre candidati alla Convenzione nazionale che si terrà domenica 24 novembre.

A rimarcare il senso di questa scelta – che vuole esprimere un contributo di pluralismo in un contesto che alcuni commentatori danno già come deciso in favore dell'elezione di Matteo Renzi -, Primo Schönsberg ha sottolineato: “Siamo tutti dentro la stessa casa, anche se su alcuni grandi temi abbiamo visioni diverse. Teniamo insieme un partito, mentre sul versante del centrodestra assistiamo alle divisione tra la formazione del Nuovo centrodestra di Alfano e il ritorno di Forza Italia, partito padronale di Berlusconi”. Quanto però siano stabili le fondamenta del Pd lo dimostrerà proprio l'esito delle prossime primarie.