Politics | Pensioni doro

Widmann: "secretati i nuovi ricorsi"

Il vicepresidente della regione: “Moltrer ha sbagliato a rendere noti i nomi e per questo molti ex consiglieri regionali lo hanno denunciato”.

Durissimo il titolo: "Vitalizi d’oro: già archiviata la stagione della trasparenza”
E ancora più duro l’incipit dell'articolo apparso alle ore 15.49 del 19 novembre 2014 sulle pagine web del quotidiano trentino L’adige.

“Prima ancora che il corpo del presidente del consiglio regionale Diego Moltrer venisse sepolto nel piccolo cimitero di Fierozzo, in Regione la sua battaglia per la trasparenza e contro i privilegi dei vitalizi d’oro è già solo un bel ricordo. La musica è cambiata. È bastato un giorno.”

L’attacco è diretto al Presidente del Consiglio Provinciale altoatesino nonché Vicepresidente della Regione facente funzioni Thomas Widmann che ha annunciato: “sono arrivati altri 5 ricorsi di ex consiglieri regionali, ma non renderò pubblici i loro nomi perché sarebbe una violazione della privacy”.

L’omissis, a livello di opinione pubblica, ha un peso enorme. E il cambiamento di rotta rispetto al modo di procedere del compianto Moltrer è talmente repentino da sembrare quasi un insulto.
Sembra passato un secolo da quando il presidente Moltrer - in realtà meno di una settimana fa - aveva convocato una conferenza stampa per rendere nota la lista dei ricorrenti e presentare la pila dei ricorsi

Il quotidiano L’Adige riferisce che Widmann, non contento, avrebbe addirittura detto che Moltrer "ha sbagliato violando la privacy" ed avrebbe ricordato che proprio per questo “tanti ex consiglieri lo hanno querelato”.

Querele che sono state sepolte con 'Milordo' Moltrer oggi a Fierozzo, in uno splendido ma tristissimo pomeriggio d’autunno. 
Mentre nell’aria e nella rete risuonavano ancora le argomentazioni di Widmann: “gli ex consiglieri regionali e gli ex presidenti non sono più persone pubbliche ma sono privati che decidono di fare causa e un privato non finisce sul giornale”.

Al di là della questione del diritto di cronaca rimane aperta una questione di fondo: fino a che punto Luis Durnwalder, Siegfried Brugger, Franz Pahl, Oskar Peterlini, Hans Peter Munter e Walter Baumgartner sono oggi privati cittadini?
A proposito di cittadini: non hanno invece loro il diritto di sapere se gli ex politici, magari da loro stessi votati, ora ricorrono contro le decisioni delle istituzioni di cui fino a ieri hanno fatto parte? 

La reggenza di Widmann durerà per lo meno fino al 4 dicembre quando il Consiglio Regionale verrà convocato per eleggere il successore di Moltrer, carica per la quale molti vedono in pole position il compagno di partito del PATT Walter Kaswalder
Quale posizione assumerà Kaswalder, una volta eletto, nei confronti a questo punto non solo dei ricorrenti ma anche di coloro che hanno denunciato il predecessore Moltrer per violazione della privacy?

Come vediamo i veleni continuano a spandersi a pieni fiumi nei corridoi della politica e della giustizia. 
E la battaglia è appena cominciata. 

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Palaia Renato Thu, 11/20/2014 - 09:22

Evidentemente l'azione di Widmann tende a coprire i ricorrenti rispetto ad ogni possibile critica da parte dell'opinione pubblica. Che si possa intravvedere in questo un sentimento di "vergogna" degli autori del ricorso, perchè in coscienza sono consapevoli di offrire di sè un'immagine estremamente negativa ? La motivazione della privacy per giustificare l'applicazione del segreto sui nomi è alquanto ridicola e palesa un chiaro imbarazzo della casta.

Thu, 11/20/2014 - 09:22 Permalink
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Martin B. Thu, 11/20/2014 - 11:22

Etwas mehr Haltung stünde den Rekursstellern zu Gemüte. Sie riskieren einen weiteren großen Respektverlust in der Bevölkerung, aber das scheint den Eliten (wie auch auf salto artikuliert) eher Schnuppe zu sein.

Thu, 11/20/2014 - 11:22 Permalink