La moneta intera: concetto semplice, ma rivoluzionario
Sono le banche private commerciali a creare moneta in assoluto eccesso, uno sviluppo che deriva anche da decenni di progressivo aumento dei flussi monetari virtuali. È un dato di fatto che oggi il 90% del nostro denaro, dunque tutto il denaro elettronico sui nostri conti, è creato dalle banche private e non dalla Banca nazionale (una volta la Banca d’Italia, oggi la BCE). Il denaro sui nostri conti bancari non è creato dalla Banca nazionale, bensì dalle banche private. Quando una banca eroga un credito, si crea nuovo denaro “dal nulla”, eccetto le riserve frazionarie minime che la Banca deve tenere. Per questo oggi sui nostri conti bancari non abbiamo veri euro. L’importo presente sul conto è solo una promessa della banca di versare, in caso di necessità, denaro contante in forma di autentici euro. Questi averi elettronici rappresentano il 90% del nostro denaro, una realtà che rende il sistema bancario e finanziario insicuro e soggetto a crisi.
Per riacquistare il controllo pubblico questo meccanismo va corretto, in analogia all’istituzione del monopolio statale (rappresentato dalla Banca centrale) di emettere banconote a valor legale avvenuto più di un secolo fa. Il sistema monetario attuale costringe l’economia a crescere costantemente. Dato che il denaro entra in circolazione esclusivamente come debito, siamo tutti costretti a pagare costantemente interessi su tutto, anche se spesso in forma nascosta, parte integrante dei prezzi di mercato.
Sono gli Stati o l’autorità comunque pubblica, non le banche private, a dover sovrintendere alla creazione di denaro. In un sistema di moneta intera le banche continuano a concedere crediti, ma devono dapprima procurarsi il denaro dai risparmiatori, da altre banche, o dalla Banca nazionale (nell’eurozona dalla BCE). Non possono più creare denaro per conto proprio.
Cos’è la “moneta intera”?
Moneta intera significa “mezzo legale di pagamento a pieno titolo”, emesso dalla Banca nazionale o dalla BCE nel nostro caso. Moneta intera è il denaro messo in circolazione dalla Banca nazionale, nell’eurozona dalla BCE. Oggi questo comprende solo le monete e le banconote. Questi mezzi legali di pagamento costituiscono però solo il 10% del denaro in circolazione. Il 90% è denaro elettronico (moneta scritturale) che le banche creano loro stesse, premendo un tasto, per finanziare sia crediti a terzi sia i loro affari (tra cui compravendita di titoli, immobili e azioni). La maggioranza dei cittadini crede che gli averi sui loro conti siano veri euro. Un errore! Un conto è solo un’esigenza del cliente nei confronti della banca, rispettivamente una promessa della banca di pagare banconote e monete metalliche, ma non è mezzo legale di pagamento.
L’iniziativa Moneta intera offre una soluzione semplice per un sistema monetario più stabile e realizza quello che la maggior parte dei cittadini desidera e ritiene sia già realtà:
● Solo la Banca centrale emette monete e banconote (denaro contante) come pure la moneta elettronica (moneta scritturale)
● Le banche restano incaricate del traffico dei pagamenti, della gestione patrimoniale e della concessione dei crediti, però non possono più creare loro stesse il proprio denaro.
- La moneta intera è protetta dai fallimenti bancari e impedisce le bolle finanziarie e l’inflazione.
Qual è l’obiettivo della Moneta intera?
Il regolamento attuale del sistema monetario continua a creare instabilità, speculazione e un eccessivo grado di indebitamento delle imprese, dei consumatori, degli enti pubblici. di anarchia. La moneta intera intende correggere ciò. Solo la Banca nazionale deve poter creare denaro elettronico. Con l’introduzione della moneta intera, le banche non possono più creare denaro per conto proprio, ma solo prestare denaro che hanno ricevuto a disposizione dai risparmiatori, da altre banche o, quando necessario, dalla Banca nazionale.
Il denaro verrebbe quindi creato solo da un’autorità pubblica, cioè dalla Banca centrale, non più dalle banche private come oggi. Creare e distribuire nuova moneta legale diventerebbe responsabilità pubblica, sotto responsabilità di un’autorità statale. Una condizione per indirizzare il sistema monetario meglio al bene comune, ai cittadini, alle attività produttive invece che al profitto delle banche e alla speculazione finanziaria. Si tratta di un passo logico e necessario per portare la moneta sotto controllo pubblico e trasformare il denaro come “infrastruttura” in un bene pubblico.
La moneta intera non fa altro che trasformare anche la moneta elettronica in moneta legalmente riconosciuta. Già oggi il denaro in contanti (banconote e moneta) più la moneta usata fra le banche commerciali e la Banca centrale costituiscono “moneta intera”, non invece la moneta elettronica che circola fra il pubblico. Con la moneta intera tutto questo denaro elettronico è sostituito man mano da moneta legale della Banca centrale. La moneta intera è denaro contante in formato elettronico e perciò un mezzo legale di pagamento sicuro. Sarà denaro sicuro per il bene dell’economia, dei contribuenti e della piazza bancaria.
Islanda e Svizzera precursori del sistema a moneta intera?
Che non si tratti di pure fantasie di utopisti è testimoniato dal fatto che l’Islanda, reduce da una crisi esistenziale del suo sistema bancario, si accinge ad introdurre il concetto di moneta intera per il suo sistema monetario. In Svizzera nel 2014 è stata lanciata un’iniziativa popolare per introdurre la moneta intera che ha raggiunto il traguardo di 100.00 firme in questi giorni e quindi si voterà nel 2016. L’iniziativa moneta intera ha raccolto più di 100'000 firme di cittadini svizzeri per un miglioramento del sistema monetario e bancario. Lanciata dall’associazione indipendente MoMo (Modernizzazione Monetaria) l’iniziativa vuole ottenere che la Banca nazionale, oltre le monete e le banconote, crei anche la moneta elettronica. Per saperne di più ci sarà un’ottima occasione al Bolzano, EURAC, il venerdì, 27.11.2015, ore 15-19, al convegno di Human Economy, in cui la Moneta intera sarà uno degli argomenti centrali. Tutto il programma del convegno “La soluzione della crisi” è scaricabile qui.
Inoltre, Human Economy il giovedì, 26 novembre - ore 15.00 - 17.30, organizza un Workshop per Magistrati, Avvocati, Notai e Dottori Commercialisti sugli "Elementi giuridici del sistema di creazione di mezzi monetari delle banche private", sempre a Bolzano, Casa Kolping, Via A. Kolping, 3 – Josefsaal. È richiesta la prenotazione presso il sito di Human Economy. https://humaneconomy.it