“Diecimila docenti sono stati traditi”

“La legge di stabilità provinciale tradisce le promesse: il trattamento economico dei docenti di elementari, medie e superiori non sarà adeguato a quello dei dipendenti provinciali neppure nel prossimo triennio”. Così la Federazione dei lavoratori della conoscenza della Cgil/Agb in una lettera aperta al presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher e a tutti i consiglieri provinciali. Il disegno di legge di stabilità in discussione in Consiglio provinciale autorizzerebbe infatti una spesa massima di 10 milioni di euro per la contrattazione collettiva per i docenti statali disattendo così, secondo il sindacato, il protocollo d’intesa firmato lo scorso maggio con la Giunta provinciale.
Senza ulteriori stanziamenti, le differenze non solo non verranno recuperate, ma continueranno ad accumularsi
L’aumento netto in busta paga percepito dai docenti delle scuole a carattere statale nel triennio 2019-21 ammonterebbe a circa 1,35 euro al giorno, un quarto di quello concesso ai dipendenti provinciali con il contratto di intercomparto.
“La differenza - spiega la Flc/Cgil - dipende dal diverso indice di inflazione utilizzato, dalle diverse risorse per i premi di produttività e dal fatto che la “Retribuzione professionale docenti” è stata aumentata di 120 euro lordi mensili solo per i docenti provinciali (scuole dell’infanzia, formazione professionale ecc.). Per estendere anche solo tale aumento ai circa diecimila docenti delle scuole primarie e secondarie servono annualmente non meno di 19 milioni di euro. Senza ulteriori stanziamenti, le differenze non solo non verranno recuperate, ma continueranno ad accumularsi. Chiediamo - concludono - di stanziare, come promesso, le risorse aggiuntive per il contratto dei docenti”.
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