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E ora tocca alle imprese

Bollette meno care: il CTCU esulta per il bonus energia deliberato dalla giunta provinciale. Ma gli imprenditori ora chiedono la loro parte.
Elettricità
Foto: upi

Pollici in su dai consumatori per l’iniziativa della Provincia di concedere un bonus elettrico ai proprietari delle prime case, che avranno una riduzione della bolletta di 50-60 euro l’anno.

 

Come funziona

 

Il bonus verrà accreditato direttamente nella bolletta elettrica senza bisogno che venga fatta alcuna richiesta da parte dell’utente. In tal modo verranno distribuiti direttamente ai cittadini circa 14 milioni di euro; ne beneficeranno le circa 200.000 utenze domestiche in provincia e il bonus dovrebbe arrivare in prospettiva fino a circa 70 euro all’anno, per ciascuna utenza elettrica e i costi per il sistema di fatturazione saranno detratti dal bonus, spiega il Centro Tutela Consumatori Utenti che da tempo aveva chiesto la devoluzione alle utenze domestiche di quote della cosiddetta energia gratuita (che in base alla misura introdotta dalla norma di attuazione dello Statuto i concessionari di grandi derivazioni a scopo idroelettrico devono fornire annualmente alla Provincia o a determinate categorie di utenti). “Per la prima volta - affermano con soddisfazione Agostino Accarrino e Walther Andreaus, rispettivamente presidente e direttore del CTCU - tutti i cittadini e le cittadine della nostra terra sono diretti beneficiari della ‘torta’ del settore energia in provincia. E il bonus non potrà che trovare l’apprezzamento di tutti i commensali. Non si tratta certamente del top, ma senz’altro di un buon risultato”.

 

Una fetta alle imprese

 

Se le associazioni di consumatori festeggiano anche gli imprenditori si augurano di poterlo fare al più presto. “Con il bonus energia concesso alle famiglie è stato fatto un primo passo a cui ora deve seguire quello relativo al settore produttivo. Il costo dell’energia rappresenta infatti un fattore competitivo strategico per le imprese che si trovano in competizione col resto del mondo”, ha sottolineato Federico Giudiceandrea, presidente di Assoimprenditori Alto Adige. Le aziende che producono in Italia pagano un costo dell’energia che arriva a superare del 40 per cento quello a carico delle aziende in Austria o in Francia.

“Le imprese dell’industria altoatesina hanno investito fortemente sull’efficienza energetica e oggi consumano il 30 per cento di elettricità in meno rispetto agli anni Settanta, pur producendo dieci volte di più. Ciò nonostante il differenziale di costo rispetto ai concorrenti di altri Stati resta molto elevato. L’Alto Adige ha la possibilità di intervenire per ridurre questo gap e dare alle imprese una spinta ulteriore per conquistare nuovi mercati”, così Giudiceandrea.

A fargli eco è il presidente della CNA-SHV Claudio Corrarati: “Non chiediamo che il bonus energia per le imprese arrivi per Natale, come avvenuto per le famiglie e la prima casa, ma forse per l’Epifania la giunta provinciale potrebbe fare in modo che la Befana, anziché distribuire carbone, porti energia a basso costo alle nostre aziende”.

 

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Hans Hanser Tue, 12/25/2018 - 11:40

Eine Frage an die Salto-Redaktion: wäre es vielleicht nicht mal journalistisch ratsam nachzuforschen wo das ganze Geld bleibt? Nur mal kurz zum Mitrechnen...........wenn Alperia Umsätze von rund 1,22 Milliarden erzielt (https://issuu.com/ff-media/docs/spano_02_2017_web und https://www.tageszeitung.it/2017/04/26/die-alperia-bilanz/), 4,3 Milliarden Kilowattstunden produziert (Preis lt. Pressemitteilung Alperia fallend, im Jahr 2018 jedoch deutlich höher, wahrscheinlich der beste Preis der letzten 6 Jahre), immer laut derselben Quelle 6,4 Milliarden Kilowattstunden verkauft (siehe Preis pro Megwattstunde), davon aber nur 14 Millionen Euro den Bürgern Südtirols, denen die Gesellschaft eigentlich gehört, zurückgibt, dabei 2016 einen Nettogewinn von 27 Millionen Euro ausweist....................wo bleiben hier die Gelder, die eigentlich dem Südtiroler gehören?
Wenn Otto Normalbürger nur mal 14 Millionen pro Jahr erhält von einem Unternehmen, das 1,22 Milliarden Umsatz macht, dann muss da was oberfaul sein. Werte Salto-Redaktion, es gibt so viele Dinge im heiligen Land Tirol, die nicht funktionieren, vielleicht ist an der Zeit auch hier nochmals tiefer zu graben......

Tue, 12/25/2018 - 11:40 Permalink