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"Basta prese in giro"

Sinistra italiana denuncia le disparità di trattamento nei concorsi per gli insegnanti di lingua italiana. "L'Europa vuole lo stop al precariato. Urzì ora cosa dice?
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Foto: (c) shutterstock
  • "Se la Commissione Europea bacchetta l‘Italia «per il recepimento non corretto nell'ordinamento nazionale della direttiva 1999/70/CE del Consiglio, che impone di non discriminare a danno dei lavoratori a tempo determinato e obbliga gli Stati membri a disporre di misure atte a prevenire e sanzionare l'utilizzo abusivo di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato», significa che i lavoratori non devono essere presi in giro. Significa che si deve porre fine ai contratti precari e stabilizzare il personale precario. E lo si deve stabilizzare senza alcun tipo di discriminazione etnico-linguistica o territoriale". Lo afferma Sinistra italiana/Die Linke in una nota siglata da Giuseppe Buondonno, responsabile scuola per Sinistra Italiana)

    E invece in Italia che accade? Che i lavoratori delle scuole, sostiene Sinistra italiana vengono letteralmente presi in giro con iniziative discriminatorie. Agli insegnanti precari si chiede di superare concorsi dai programmi sempre diversi e di acquisire sempre nuovi titoli costosissimi. E tra gli insegnanti in servizio in Alto Adige si opera addirittura "un'ulteriore differenziazione con il beneplacito della giunta provinciale e del deputato di FdI Alessandro Urzì, ex consigliere provinciale e attuale coordinatore regionale e presidente della commissione dei sei, l’art. 3 e l'art. 97 della Costituzione vengono completamente calpestati".

    Ora queste 28 persone, che nel resto d'Italia sarebbero in ruolo, devono riprovare la sorte al concorso imminente mentre i colleghi di altra madrelingua vengono stabilizzati senza concorso

    Sinistra italiana spiega così l'accusa piuttosto pesante: "I fatti noti sono i seguenti: in Alto Adige dal 2019 sono attivi presso l'università di Bolzano percorsi abilitanti non selettivi per docenti con rilascio di titolo abilitante valido in tutta Italia. I corsi, in alcuni casi offerti addirittura in lingua italiana per i ladini, non accettano le iscrizioni del personale di madrelingua italiana, neppure se in servizio nelle scuole ladine. Un percorso abilitante al quale possono essere ammessi, su insindacabile giudizio del direttore o della direttrice provinciale competente anche tirocinanti (sempre di lingua tedesca o ladina), e in alcuni casi aspiranti docenti senza titoli idonei. Il tutto mentre il concorso straordinario bis per insegnanti di madrelingua italiana prevedeva solo in Alto Adige la soglia di sufficienza, con il risultato che 28 dei 71 posti banditi non sono stati assegnati a causa dei troppi esclusi. Ora queste 28 persone, che nel resto d'Italia sarebbero in ruolo, devono riprovare la sorte al concorso imminente mentre i colleghi di altra madrelingua vengono stabilizzati senza concorso".

    Secondo Buondonno "finché il deputato Urzì era consigliere provinciale ha duellato a favor di telecamere con l'assessore leghista alla scuola italiana, Giuliano Vettorato, fingendo di chiedere parità di trattamento. Poco prima delle elezioni provinciali, Urzì ha presentato alla Camera l'ordine del giorno n.  9/01239-A/099 che impegna il Governo centrale a valutare l’opportunità di definire, in modo condiviso con la provincia autonoma di Bolzano[…] l’applicazione di modalità di abilitazione anche del personale insegnante per la scuola in lingua italiana». A giorni invece sarà bandito anche in provincia di Bolzano un concorso per docenti di madrelingua italiana e l'università di Bolzano si sta attivando per organizzare i percorsi dei 60 ccrediti formativi".

    Alla luce di tutto questo, la domanda, per Sinistra italiana, nasce spontanea: fermo restando che un buon governo dovrebbe rispettare  la costituzione e ragionare nell’interesse di tutte e tutti e che l’SVP, una volta di più, dimostra di non comprendere questo dato di modernità, dove sono i nefasti rappresentanti dell’italianità quando in parlamento e nella giunta si lavora? La Commissione Europea da anni chiede che si ponga fine al precariato e da sempre pretende che tutti abbiano parità di trattamento. Il Concorso che viene sbandierato come soluzione al precariato è in realtà l'ennesima ingiustizia ai danni dei cittadini e delle cittadine. Il Ministro Valditara, che ne è a conoscenza, perché non fa nulla?"

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Hartmuth Staffler Tue, 12/19/2023 - 18:02

In reply to by Felafel

Der Text unterstellt, dass die Italiener in Südtirol benachteiligt werden. Er unterstellt sogar dem Nationalisten Urzì, zu wenig für seine "benachteiligten" Landsleute in Südtirol getan zu haben. Natürlich ist die böse SVP an allem Schuld. Dieses Stereotyp wird jetzt immer schwieriger anwendbar, wenn sich die SVP mit den Faschisten verbündet. Wem wird man jetzt noch die Schuld für den "Disagio" geben können?

Tue, 12/19/2023 - 18:02 Permalink
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Salto User
Felafel Tue, 12/19/2023 - 18:22

In reply to by Hartmuth Staffler

Ich denke, Sie haben den Text missverstanden: Das deutsche Schulamt geht bei der Einstellung korrekt vor. Nur, das italienische Schulamt sollte das Personal auch nach den selben Regeln aufnehmen. Das wird im Artikel gefordert. Urzì sagte, er werde das Problem lösen, hat dies aber nicht getan. Der von Ihnen thematisierte „disagio" hat nichts mit diesem Beitrag zu tun. 🤷‍♀️🤷🏽‍♂️

Tue, 12/19/2023 - 18:22 Permalink
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Simonetta Lucchi Tue, 12/19/2023 - 21:54

Se si conoscesse bene la legislazione scolastica locale si "scoprirebbero" anche altri palesi casi di discriminazione. La colpa non è della "cattiva SVP" ma nel non reagire o non informarsi di tutti. Sul fatto che la scuola italiana si dovrebbe adeguare alle regole di quella tedesca e ladina c'è da discutere, perché teoricamente saremmo anche inseriti in un sistema scolastico nazionale oltre che europeo, quindi, con determinati requisiti da rispettare.

Tue, 12/19/2023 - 21:54 Permalink