Dotato di grande talento per il disegno e la pittura, con cui si è cimentato fin da quando aveva appena tredici anni, Amedeo Masetti ha sviluppato nel tempo in modo autonomo un linguaggio pittorico del tutto personale, approdando infine da autodidatta alla pittura a olio, che diventa il suo mezzo espressivo più congeniale. Nei suoi quadri si ritrova la pazienza e meticolosità degli antichi maestri che non si esaurisce però nel riproporre pedissequamente nature morte, ritratti o paesaggi del passato, di cui ha eseguito anche alcune copie perfettamente speculari. Quello che traspare nei suoi lavori è piuttosto una continua ricerca e visione caparbiamente personale, che si avvale di una tecnica superlativa. “Quando dipingo, sono immerso nel mio lavoro e sono completamente in pace con me stesso” –racconta l’artista, che con la stessa caparbietà ha praticato per anni l’arrampicata alpina e altre attività sportive estreme, dall’immersione subacquea al parapendio, che gli permettessero di vivere appieno l’altra sua passione, ovvero il suo amore per la montagna e la vicinanza con la natura in genere. "Anche in montagna sei solo, a confrontarti con te stesso e tutt'uno con la parete di roccia da scalare, come quando inizio a dipingere un quadro" -sottolinea ancora Masetti.

La speciale sintonia dell'artista con i temi dipinti si manifesta particolarmente nei suoi soggetti preferiti: i cavalli, singoli o in branco, e le ballerine di danza classica. "Dei cavalli mi attrae l'anatomia, la tensione e torsione dei muscoli quando sono in movimento che cerco di cogliere fedelmente". La stessa impronta realistica si riscontra nelle tele dedicate alle ballerine, da cui emerge il contrasto tra la grazia del movimento e l'estrema disciplina a cui è sottoposto il corpo, colta fin nei dettagli. 
La ricerca pittorica di Masetti si sviluppa attraverso l'attento studio della luce e l'accurata sfumatura del colore, con cui riesce a trasmettere ogni volta una particolare emozione.
La mostra comprende anche un'anteprima. Il quadro Girl with the Earring (La ragazza con l'orecchino) sarà esposto in una prossima mostra in programma nel dicembre 2025. Il dipinto si richiama esplicitamente al famoso originale di Vermeer. La ragazza rappresentata assume la stessa posizione del soggetto originale, cambia invece l'estetica che enfatizza l'espressione del viso, di gusto contemporaneo, con gli occhi grandi e vivaci tipici dei fumetti manga giapponesi. Il viso ipnotico è al centro di un vortice di pianeti e universi stellari, e il particolare dell'orecchino che sostituisce la perla con un gioiello che forma la parola EGO, rimanda decisamente a problematiche dell'attualità.