Elena Artioli lascia la Lega Nord
Ormai Elena Artioli si sta trasformando sempre di più in una creatura allergica a qualsiasi riferimento nazionale. Dopo aver condotto la campagna elettorale sotto la bandiera berlusconiana di Forza Alto Adige – complice un clamoroso sbaglio di valutazione compiuto da Michaela Biancofiore, che le aveva addirittura consegnato la testa della lista -, la consigliera provinciale eletta cinque anni fa con la Lega Nord volta definitivamente le spalle al partito di Umberto Bossi (o meglio: di Matteo Salvini) e si identifica ormai solo e soltanto con la sua sigla (quasi) personale: Team Autonomie. “Ogni partito italiano, nazionale o anche solo territoriale come ad esempio la Lega Nord – scrive Artioli in un comunicato stampa – deve comprendere che l'Alto Adige è una terra diversa e speciale, dove le esperienze politiche, per avere successo, debbono comunque necessariamente fare i conti con la nostra specificità e adeguarsi alla nostra realtà. All'interno del Team Autonomie sono ben presenti molti dei concetti ispiratori della Lega Nord, e tuttavia non posso accettare l'invito a sciogliere il Team e a denominare il gruppo consiliare esclusivamente 'Lega Nord' come mi viene chiesto, perché significherebbe mancare di rispetto alla specificità del nostro territorio e dei nostri elettori. Dopo essermi trovata molto bene con Roberto Maroni, è probabile che il nuovo segretario Matteo Salvini non abbia compreso fino in fondo la particolarità del nostro territorio e del nostro bacino elettorale. Dunque, avendo riscontrato un atteggiamento di chiusura verso le posizioni mie e del nostro elettorato, per evitare polemiche e frizioni che comunque non troverebbero una positiva composizione considerata la diversità dei punti di vista, preferisco rassegnare le dimissioni con effetto immediato dalla Lega e dedicarmi esclusivamente al progetto di sviluppo e costruzione di Team Autonomie".
Sarebbe sicuramente interessante
avere un partito italiano forte e indipendente dalla logica nazionale. Purtroppo dopo aver assistito la enesima metamorfosi di questo personaggio politico, non si può aspettare affidibilità, che la posizione assunta non venga abandonata con il primo raggionamento opportunistico.
Meravigliosa, adorabile,
Meravigliosa, adorabile, grandiosa! Ci ha liberati con una fava di due piccioni, e per questo occorre ringraziarla. Mi chiedo pero' che fine fara' l'Alberto da Giussano tatuato sulla bella caviglia. Ma forse anche quello era solo un trasferello.
In reply to Meravigliosa, adorabile, by Gianluca Trotta
Che meraviglia, che
Che meraviglia, che meraviglia! Mettete questa foto a commentare l'articolo, plìis! http://www.affaritaliani.it/static/upl/art/0000/artioli-giussano-cavigl…
Lega chi?
eh si a destra il giro ormai è completo, chissà se a partire dalla prossima legislatura ci sarà un giro anche a sinistra? Prima candidata nel PD, poi perchè troppo tedesca un salto nei verdi, per finire infine in una lista pseudo-mistilinguo-marxiano-comunista e lasciare gli alleati una volta riconfermata. Dopo le cose si faranno più difficili...