Politics | Verso le elezioni

Tutti per Laura

Bolzano. Laura Boldrini all'assemblea di Liberi e Uguali e Verdi su elezioni, doppio passaporto e questione femminile: "Bisogna fondare gli Stati Uniti d'Europa"
Laura Boldrini
Foto: Domenico Nunziata

Questa mattina nella sala di rappresentanza del Comune, sullo stesso podio dove poco tempo fa tenne un discorso il candidato cinquestelle in pectore Luigi Di Maio, ha parlato Laura Boldrini, che ha scelto l'assemblea congiunta di Verdi e Liberi e Uguali come prima iniziativa pubblica per la campagna elettorale: “Ho scelto quest'assemblea come primo passo perché ritengo che questo gruppo sia il più vicino alle mie idee”. Dopo aver presentato i candidati per Camera e Senato, gli esponenti del gruppo rosso-verde hanno accolto la presidente della Camera. Tra i presenti anche la deputata Luisa Gnecchi, deputata del Partito Democratico, una volta in lizza per un'eventuale candidatura in Liberi e Uguali, per ora ancora alla sinistra del Pd, come aveva già dichiarato per i lettori di Salto.

Un'accoglienza di totale sostegno per Laura Boldrini da parte dei presenti in sala, a differenza della shitstorm locale su Facebook che aveva preceduto il suo arrivo a Bolzano, per fare da “madrina” - come ricorda la consigliera provinciale dei Verdi, Brigitte Foppa – al nuovo gruppo che si presenterà alla elezioni nazionali il prossimo 4 marzo.“E' stata una legislatura complicata, abbiamo avuto due elezioni per la Repubblica, tre governi, un referendum e una battaglia sulla legge elettorale” - continua - “Ma abbiamo fatto anche cose buone, come i diritti civili, per cui bisogna continuare a lottare”.

"La doppia cittadinanza è una facile provocazione. Bisogna fare gli Stati Uniti d'Europa. Io voglio il passaporto europeo".

La quasi ex-presidente della Camera ci tiene a porre l'accento sull'imparzialità che avrebbe inseguito per tutto il suo mandato istituzionale, “anche se il gruppo politico a cui ero più vicina non è mai stato tenero con me, per la mia imparzialità”. Un passaggio su cui si sofferma a lungo è invece la "questione europea", tema caro alla sinistra e al centrosinistra italiano – compreso il Pd e la lista di centro di Emma Bonino -  ovvero quello della fondazione degli Stati Uniti d'Europa e di questo passo, dopo una concatenazione di prese di posizione smaccatamente europeiste,  arriva la prima stoccata della presidente al tema caldo del Sudtirolo degli ultimi anni, la doppia cittadinanza austriaca per i sudtirolesi di lingua tedesca: “Una facile provocazione politica, non abbiamo bisogno dell'Europa delle piccole patrie. Io voglio il passaporto europeo”. Si aspettano repliche.

 

 

Non mancano passaggi sulla frattura tra la sinistra e il Partito Democratico, come la riforma del lavoro, famosa per l'etichetta americana di Jobs Act – che sarà tema di discussione politica di queste elezioni -  e le vicende intorno all'ormai lontano 4 dicembre 2016, data fatidica del referendum costituzionale, che ha segnato il tracollo del vincente renzismo, che per diverso tempo era riuscito a fare egemonia dei temi della sinistra in Italia, gli anni del 41% alle europee e dei primi sei mesi del Governo dei 1000 giorni. Nessun accenno allo Ius Soli, che però viene portato all'attenzione dell'assemblea da Laura Polonioli, candidata al Senato nel collegio Bolzano-Bassa Atesina, contro lo sfidante democratico, il bellunese Gianclaudio Bressa.

"Ho in mente un piano straordinario per l'occupazione femminile"

C'è spazio per una riflessione sul tema ambientale, a detta della Boldrini, “fondamentale per salvare il pianeta”. Il discorso che ha fatto da manifesto al nuovo gruppo, più che da programma, si è spostato sul piano più strettamente politico: “Dobbiamo capire come arrivare alle persone e come allargare il nostro partito ma credo che gli elettori apprezzino la coerenza in politica e noi siamo stati coerenti”. Si ritorna ai temi, anzi, al tema più caro alla presidente Boldrini, ovvero la questione femminile: “Femminismo è una parola bellissima, io la amo”.

Dall'eguale contribuzione salariale per le donne, all'incentivazione per l'occupazione e l'imprenditoria femminile: “Ho in mente un piano straordinario su questi temi”, ha dichiarato alla stampa una volta ultimato il discorso. Discorso, quello della Boldrini, che non ha mancato di citare la crescente paura della sinistra verso l'avanzata delle destre italiane e occidentali, compreso un'allusione al Movimento 5 Stelle, dato per ora al 40% tra i giovani che andranno alle urne: “Quello dei giovani per i populisti è una base fertile, dato che non riusciamo a dare loro una prospettiva di vita”. Scrosci di applausi e laudatio finale, con tanto di fiori consegnati alla presidente e al deputato uscente Florian Kronbichler, ex Sinistra Ecologia è Libertà e ora confluito in Articolo 1 - Mdp. Boldrini, Di Maio, Salvini, chi sarà adesso il prossimo ad approdare sui lidi di Bolzano per la campagna elettorale? Al via le danze.