“Autobus gratis, se fosse per Sad”
Che tra l’amministrazione provinciale e la Sad, la società di trasporto pubblico locale non corra buon sangue è cosa nota. Lo scontro a distanza stavolta si consuma sul tema della mobilità gratuita. Nella conferenza stampa odierna l’amministratore delegato dell’azienda, Ingomar Gatterer, ha sottolineato che la proposta di autobus gratis in Alto Adige (esperimento già testato, al fine di ridurre traffico privato e quindi inquinamento, a Dunkerque in Francia o a Tallinn in Estonia e da marzo l’iniziativa partirà anche in Lussemburgo) sarebbe fattibile trasferendo alla Sad il servizio di trasporto urbano affidato senza gara e per 10 anni all’azienda in house Sasa, servizio ritenuto più caro dalla concorrenza nonché non conforme al regolamento comunitario che chiede una specifica motivazione circa i benefici per la collettività connessi all’affidamento in house. Motivazioni, quelle della Provincia, che non reggono, è la tesi di Sad.
Lo spreco dei soldi dei contribuenti ha fatto un enorme passo avanti
Sostiene Sad che “lo spreco dei soldi dei contribuenti ha fatto un enorme passo avanti. Il contratto fra la Provincia e la Sasa prevede infatti di pagare 3,85 euro per ogni chilometro percorso dall’autobus (compresi tutti i costi del personale e dell’acquisto degli autobus). La società privata Sad già con lettera del 13 febbraio 2019 aveva offerto alla Provincia di svolgere gli stessi servizi per il prezzo complessivo di 2,82 euro per ogni chilometro percorso dall’autobus”. Un euro in meno, insomma. Se i servizi passassero in mano alla Sad si potrebbero risparmiare 8,5 milioni di euro, che moltiplicati per 10 anni fanno 85 milioni, riferisce Gatterer, e così già oggi gli altoatesini potrebbero “usare i trasporti pubblici tra Bolzano, Merano e Laives senza pagare un euro”.
Fonti alla mano
Quello dell’assegnazione della concessione alla Sasa in regime in house, evitando la gara europea, è ancora un boccone indigesto per Gatterer & co. Il direttore generale di Sad, Mariano Claudio Vettori, squaderna le fonti normative citando l’art. 192, comma 2, del Codice appalti che disciplina il regime degli affidamenti in house, aggiungendo che “troppo spesso le municipalizzate sono state fonte di enormi buchi nel bilancio dello Stato”:
Ai fini dell’affidamento in house di un contratto avente ad oggetto servizi disponibili sul mercato in regime di concorrenza, le stazioni appaltanti effettuano preventivamente la valutazione sulla congruità economica dell’offerta dei soggetti in house, avuto riguardo all’oggetto e al valore della prestazione, dando conto nella motivazione del provvedimento di affidamento delle ragioni del mancato ricorso al mercato, nonché dei benefici per la collettività della forma di gestione prescelta, anche con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche.
“Occorre dunque dimostrare che questi soldi siano stati spesi bene altrimenti è come averli buttati dalla finestra. Io mi chiedo una cosa: perché la Provincia ha deciso di non fare la gara? Perché non ci mette nelle condizioni di partecipare tutti in regime di parità? Il caso dimostra come la politica non voglia perdere il suo potere. Ovvio che Sad ha un interesse nella questione ma non siamo certo qui per speculare”, dice Vettori. A fargli eco, accennando all’art. 106 del Trattato sul funzionamento dell’Ue, Paolo Piva, esperto di diritto dell’Unione europea, professore all’Università di Padova: “La concorrenza, che è materia su cui l’Ue ha competenza esclusiva, ha come destinatari i cittadini e i loro interessi, questo è pacifico. Quando l’ente pubblico entra nel mercato deve sottostare alle stesse regole che valgono per i soggetti privati, perché diventa un’impresa a tutti gli effetti”.
La Sad passa quindi all’azione con un ricorso al tribunale ordinario. “Faremo anche una segnalazione alla Corte dei Conti di Bolzano ma anche di Roma - annuncia Gatterer -. Il presidente Kompatscher dice che perderemo tutte le cause? Vedremo cosa risponderà anche il Consiglio di Stato fra qualche anno, e ne riparleremo”. Il guanto di sfida, l’ennesimo, è stato lanciato.
La tattica mi sembra chiara:
La tattica mi sembra chiara: ricorsi, su ricorsi e ricorsi. Tutto legittimo, per carità, ognuno può adire gli organi giurisdizionali se si ritiene danneggiato e/o per altre ragioni, poi saranno i giudici terzi a decidere se ha torto o ragione.
Quindi tirare avanti alle lunghe per anni e anni in tutte le sedi ed istanze per mantenere la concessione con proroghe su proroghe per la gioia, ovviamente, degli studi legali incaricati. Già visto in altre realtà italiane.
Tutto legittimo, ovviamente, ma non ci nasconda dietro ad un dito. Si faccia una "tavola rotonda" e si discuta de visu con numeri alla mano e ci si "scanni" per bene portando le proprie tesi ed idee perché i cittadini altrimenti non ci capiscono più nulla e dubito che ci capiscano qualcosa ormai, sottoscritto compreso. Ma siccome tutto è e sarà in mano a giudici, civili ed amministrativi, non si farà mai.
Altro piccolo tema: tutte le tesi che Sad espone nelle conferenze stampa, con tanto di cartelle, comunicati, dati e grafici, semplicemente non si trovano. Non esiste una sezione "stampa" o "comunicati" sul sito web di Sad www.sad.it Come trasparenza proprio NON ci siamo per quella che è una concessionaria di un servizio pubblico, ad esempio si pubblichino i dati di quanto vengono pagati gli organi sociali della società.
A proposito: sul sito di Sasa www.sasabz.it una sezione di "amministrazione trasparente" c'è, su quello di Sad no (almeno non l'ho trovato e non c'è nella mappa del sito http://www.sad.it/it/mappa-del-sito. Perché? Come la mettiamo?
Sad è disposta a prendere in mano il servizio cittadino di Sasa? Con quali bus? Quelli di Sad... tutti a gasolio? Ne sarei un tantino risentito e mi sa anche molti altri.
In reply to La tattica mi sembra chiara: by Michele De Luca
Im Radio Rai-Südtirol hat
Im Radio Rai-Südtirol hat Gatterer gesagt, dass er die Busse und die Fahrer übernehmen würde/müsste. Mir scheint das alles nur eine Provokation zu sein. Es scheint Gatterer Freude und Lust zu machen, gegen Kompatscher und jetzt auch Alfreider zu stänkern, diese zu provozieren und sie in Bedrängnis zu bringen. Für den Rest glaube ich, kann er schon einschätzen, wie wenig realistisch dieses Ansinnen ist!