Paura in alta quota

Tragedia sfiorata per i due alpinisti Simone Moro e Tamara Lunger impegnati in Pakistan, sul Karakorum, con l’ambizioso obiettivo di concatenare Gasherbrum I e Gasherbrum II, impresa che riuscì solo a Reinhold Messner e Hans Kammerlander nell’estate del 1984.
“Siamo arrivati veramente a un soffio da un epilogo tragico e funesto sia per me che per Tamara”, commenta lo scalatore bergamasco in un lungo post Facebook descrivendo l’incidente accaduto sabato scorso (18 gennaio). Moro è scivolato per 20 metri in un crepaccio, la compagna di scalata ha frenato la caduta ma ha cominciato a scivolare verso l’orlo della voragine, “la corda avvolta intorno alla mano” che “gliela stringeva come una morsa e le provocava dolori lancinanti e insensibilità”. Lui è riuscito a scaricare il suo peso piantando una vite.
Moro e Lunger hanno iniziato a metà dicembre l’avventura del concatenamento dei due ottomila. Dopo essere stati evacuati ieri dal campo base di Gasherbrum si trovano ora a Skardu. Anche l’alpinista bolzanina ha affidato a Facebook una riflessione che si apre con una significativa domanda: “Forse devo cambiare le mie mete?”. La spedizione è ufficialmente conclusa.
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Sie sind Profis, haben aber
Sie sind erfahrene Bergsteiger, haben aber Glück gehabt. Hoffentlich sind sie versichert.