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Corruzione, linea dura di Schael

Licenziato Marco Facchini, coinvolto nel caso di corruzione nella sanità altoatesina. Il Direttore generale Thomas Schael: “Accuse serie, agiamo con il massimo rigore”.
Thomas Schael
Foto: LPA/mb

Come riportato anche da salto.bz, nella giornata di ieri (19 marzo), il pubblico ministero ha ordinato gli arresti domiciliari per un collaboratore dell’Azienda sanitaria, Marco Facchini. Il caso era già stato reso pubblico mesi fa. Oggi l’Azienda sanitaria ha provveduto all’immediato licenziamento di Facchini.

Non appena, nel novembre dello scorso anno, l'inchiesta era stata resa pubblica, il Direttore facente funzioni dell'Ufficio Edilizia era stato sollevato dal proprio incarico di lavoro ed assegnato allo svolgimento di altre mansioni. Ora, per le autorità inquirenti, le prove a suo carico erano abbastanza chiare da ordinarne gli arresti domiciliari. Come previsto dalla legge, ieri l’Azienda sanitaria ha sospeso il dipendente dal servizio.

Questa mattina, su invito del Direttore generale Thomas Schael, è stata urgentemente convocata la Commissione Disciplinare dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, coordinata da Marco Cappello e composta anche da Evelin Reinstaller (Merano) e da Stefan Dejaco (Brunico). La Commissione si è riunita per affrontare la questione del geometra dell’ospedale di Bolzano, ex direttore facente funzioni dell’Ufficio Edilizia.

“La Commissione ha ordinato all'unanimità l'immediato licenziamento del dipendente – comunica l’Asl in una nota – anche e soprattutto in relazione all’enorme danno d’immagine causato all’Azienda sanitaria per i video diffusi ieri da tutte le emittenti locali e nazionali, dove lo si vede ricevere una busta, precedentemente consegnatagli da un utente, dalla quale estrae poi un determinato quantitativo di banconote”.

Il provvedimento è stato deciso sulla base dell’art.38 della L.P. nr. 6/2015, ai sensi del quale: “La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso si applica per: commissione in servizio di gravi fatti illeciti di rilevanza penale, per i quali sussiste l´obbligo di denuncia” – omissis – nonché per la “commissione, in genere, di fatti o atti dolosi, non ricompresi nella lettera a), anche nei confronti di terzi, di gravità tale da non consentire la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto di lavoro”.

Il definitivo provvedimento amministrativo è già stato notificato all’interessato e trasmesso alla Ripartizione Personale del Comprensorio di Bolzano, chiamata a darvi concreta attuazione.

Il Direttore generale Thomas Schael si assume la piena responsabilità per questo provvedimento: “Le accuse contro questo dipendente sono molto serie. Come Azienda vogliamo mettere in chiaro che agiamo con il massimo rigore contro tali violazioni, anche per proteggere tutti gli altri collaboratori che ogni giorno lavorano in modo corretto e con impegno”.

Marco Cappello, responsabile anti-corruzione dell’Azienda sanitaria nonché Presidente della Commissione Disciplinare, sottolinea che nelle scorse settimane l'Azienda ha intensamente collaborato con le autorità investigative. “L’Azienda è parte offesa e siamo anche noi interessati ad un immediato chiarimento”.

Il Direttore generale Schael ha anche ordinato la revisione delle procedure e dei processi per identificare le possibilità di miglioramento e quindi introdurre le eventuali modifiche necessarie. Inoltre, nel nuovo Atto aziendale è stata prevista la costituzione di un organo indipendente di verifica.

“Per me è importante sottolineare anche che la stragrande maggioranza delle collaboratrici e dei collaboratori lavora correttamente ponendo grande impegno nel portare a termine le proprie attività”, conclude Thomas Schael. “Non deve essere la cattiva condotta del singolo a mettere l'intera Azienda ed il suo personale in cattiva luce. Questo è un altro dei motivi che ci hanno spinto al licenziamento con effetto immediato del dipendente interessato, in modo da rendere ancora più evidente che un simile comportamento non deve assolutamente verificarsi sul posto di lavoro”.