Economy | Aeroporto

“Kompatscher non usi lo Stato come minaccia”

Dopo le dichiarazioni del Landeshauptmann i Verdi tornano all’attacco: “L’aeroporto di Bolzano passerà alla Provincia, Roma ha già deciso”.

Mancano ancora poco meno di due mesi alla consultazione popolare sull’aeroporto di Bolzano, un lasso di tempo che si preannuncia piuttosto lungo se si guarda ai continui botta e risposta fra le due opposte “tifoserie”. Come se non bastasse le dichiarazioni del presidente della Provincia Arno Kompatscher rilasciate stamani (20 aprile) a Rai Südtirol hanno contribuito ad alimentare qualche scontento. Il Landeshauptmann avrebbe infatti affermato che se il 12 giugno vincerà il “no” all'aeroporto, lo scalo tornerà allo Stato e la Provincia perderà ogni controllo. “Kompatscher per primo sa che questo non è vero”, replicano i consiglieri provinciali Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hans Heiss (Verdi), ribadendo con fermezza che San Giacomo passerà in ogni caso - come confermato dalla stessa giunta provinciale rispondendo all'interrogazione degli ecologisti - alla Provincia. Cosa che è stata certificata dal decreto del Presidente della Repubblica n.201 (datato 2 gennaio 2016) sul”Piano nazionale aeroporti”, il quale stabilisce che: “Gli aeroporti di interesse regionale o locale sono trasferiti alle Regioni. Per Ie Regioni a statuto speciale e Ie Province autonome, il trasferimento è attuato in conformità alle previsioni degli Statuti speciali e delle relative norme di attuazione”.

Roma - insistono gli ambientalisti - “non è più interessata a un aeroporto come quello di Bolzano e ha già deciso di trasferirlo alla Provincia, che dunque non ne perderà mai più il controllo. Se vincerà il no, la Giunta provinciale avrà tutto il potere necessario per rispettare la volontà popolare, per esempio declassando l'aeroporto e poi lanciando un concorso internazionale di idee per decidere come riutilizzare aree ed edifici”. E ancora: “È curioso che, invece di festeggiare questo trasferimento come un'altra conquista dell'autonomia, i favorevoli all'ampliamento dell'aeroporto usino lo spettro dello Stato (o dei privati: vogliamo proprio vedere chi vorrà investire i propri soldi in un aeroporto in deficit permanente, Air Alps docet!) come ricatto contro il libero voto dei cittadini. Ora il Presidente Kompatscher deve aprire aprire una trattativa serrata con Roma per ottenere il massimo delle competenze con la necessaria norma di attuazione dello Statuto”.