Culture | Diario di viaggio

Giordania

tra antichi imperi e riserve naturali
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Monastero, Petra
Foto: Giulia Pedron © Tutti i diritti riservati

Sulla sponda orientale del fiume Giordano, si sviluppa un paese arabo raccontato dall’antica storia che riaffiora nei resti dei monumenti imponenti sparsi in questa terra mediorientale. Stiamo parlando della Giordania che si contraddistingue non solo per i siti archeologici, come ad esempio Jerash e Petra, ma anche per le riserve naturali che regalano paesaggi mozzafiato, come la vista sulla Palestina e Israele che si vedono dal Monte Nebo: si racconta che fu proprio da qui che Mosè ebbe la visione della Terra Promessa che Dio aveva destinato al suo popolo eletto. Secondo le tradizioni ebraico-cristiane Mosè venne sepolto sullo stesso Monte ma il luogo esatto rimane tutt’oggi sconosciuto.

Il monte Nebo sorge a 7 km da Madaba, quinta città per grandezza della Giordania che rappresenta un caso esemplare di tolleranza etnica e religiosa. La maggior parte degli abitanti è di etnia araba e di religione islamica ma a Madaba si trova anche la comunità cristiana più grande del Paese: il 3% della popolazione è infatti particolarmente legata alla tradizione greco-ortodossa. Inoltre qui si trova una minoranza palestinese composta principalmente da profughi.

Madaba è conosciuta soprattutto per gli antichi mosaici conservati benissimo. Tra questi il più famoso si trova sul pavimento della chiesa bizantina di San Giorgio e risale al VI secolo d.C. Il mosaico rappresenta una mappa del Medio Oriente e contiene la più antica rappresentazione cartografica originale sopravvissuta della Terra Santa e in particolare di Gerusalemme.

Da Madaba si può raggiungere facilmente il Mar Morto -più propriamente lago salato- e se il tempo lo permette, un bagno è doveroso e soprattutto divertente. L’alta concentrazione di sale all’interno dell’acqua fa si che il corpo rimanga a galla e nuotare diventa quasi impossibile! Una volta usciti il consiglio è quello di sciacquarsi con dell’acqua dolce altrimenti la pelle inizierà a tirare!

Il Mar Morto bagna le rive della Giordania, di Israele e della Palestina e si trova nella depressione più profonda della Terra, generatasi nei millenni per effetto dell'evaporazione delle sue acque non compensate da quelle degli immissari, anche questa causa della sua alta salinità.

Ed è sempre in Giordania, scendendo verso sud, che si trova la famosissima Petra, una delle sette meraviglie del mondo. La facciata di uno dei suoi templi è proprio l’immagine più usata per rappresentare l’intero Paese. La capitale nabatea risale al 300 a.C. ed è stata costruita in una stretta valle sabbiosa dove vennero innalzati templi, tombe e monumenti scavati nella pietra arenaria rosa. La vastità del sito archeologico è immensa e per cercare di intravederne la fine all’orizzonte bisogna salire su una delle tante montagnole che ti permettono di ammirare Petra dell’alto e di immaginare com’era una volta.

Anche se la bellezza e il fascino di Petra sono ineguagliabili, in Giordania si trovano altri siti archeologici altrettanto imponenti e importanti. Tra questi Gerasa -oggi Jerash- uno dei siti archeologici meglio conservati del Medio Oriente definita anche “La Pompei del Medio-Oriente”.

Come confermano i ritrovamenti archeologici, il sito era abitato già nell’epoca neolitica e furono poi i Greci, dopo la conquista operata da Alessandro Magno, a costruirvi il primo vero insediamento. Tuttavia Gerasa divenne veramente importante solo con l’avvento dei Romani ed è proprio al loro periodo di dominio che risalgono i monumenti di maggior splendore come l’Arco di Adriano edificato del 129 d.C, il tempio di Artemide del 150 d.C e il Foro Ovale.

Un’altro importante sito archeologico che testimonia il passaggio di grandi civiltà è la Cittadella di Amman, nella capitale stessa come fa intuire in nome. Gli edifici meglio conservati vennero costruiti in epoca romana, bizantina e omayyade, uno dei quattro califfati principali istituiti dopo la morte di Maometto. Di epoca romana sono anche l’anfiteatro e il foro che si trovano nel centro della città circondati dalle tipiche case giordane dello stesso colore della terra.

Ma la Giordania non è solo passato ma anche presente: una terra bellissima così come bellissime sono tutte le persone che abbiamo incontrato: dai beduini, agli abitanti di Petra, ai cittadini di Amman e tutti coloro che abbiamo avuto il piacere e la fortuna di conoscere il questo viaggio.

Grazie alle sue dimensioni “ridotte” anche una sola settimana basta per innamorarsi di questa terra che racchiude in sé tutto il fascino del Medio Oriente.