Politics | Un sistema elettorale paradossale, è ora di allinearsi al resto d'Italia

"Elezione diretta del sindaco": quando si gioca con le definizioni e si arriva... al commissario

Domenica 22 si va al ballottaggio col rischio che... a fine giugno arrivi un altro commissario.
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E' dal 2005, da quando fu eletto Benussi ribaltando il risultato del primo turno, che dovette dimettersi dopo 30 giorni non avendo trovato la maggioranza in consiglio comunale, che continuo ad affermare (chi mi conosce lo sa molto bene) che l'elezione diretta del sindaco in salsa provincial-altoatesina è una presa in giro. Non ci credete?

Leggete qui come funziona nel resto d'Italia e si capirà che la "elezione diretta del sindaco" qui da noi è come chiamare pere le mele, anzi qui da noi sono "pele" cioè si è fatto un "fritto misto" fra elezione puramente proporzionale del consiglio al primo turno (seppure corretta con qualche sbarramento dall'ultima riforma, dove fra urla e quasi spintoni stavano per picchiarsi in consiglio regionale... alla fine per aver risolto quasi nulla) e con questa composizione "di marmo" se la dovrà vedere chi vince senza che, come nel resto d'Italia, possa disporre di un premio di maggioranza.

Risultato: il sindaco eletto, qualunque esso sia, paradossalmente deve trovarsi una maggioranza. Allora cosa serve l'elezione "diretta"? Ad un tubo, siamo franchi. Se si vuole mantenere questo sistema, allora si torni a votare a turno unico e il sindaco lo si scelga in consiglio dopo aver trovato una maggioranza come avveniva una volta.

Tra l'altro che si eleggesse un sindaco ma poi in consiglio i suoi consiglieri fossero in minoranza, è successo anche in altri comuni della provincia di Bolzano costringendo ad alleanze paradossali. Il sistema va bene così in Austria? Non lo metto in dubbio, per carità, ma lo trovo davvero bislacco.

Se elezione diretta deve essere, allora ci DEVE essere il premio di maggioranza che favorirebbe/obbligherebbe la creazione di coalizioni PRIMA del voto e così i/le cittadini/e avrebbero un panorama politico chiaro sulla scheda elettorale.

Altrimenti vuol dire (continuare ad) illudere i/le cittadini/e a chiamare "elezione diretta del sindaco" ciò che dovrebbe invece chiamarsi "elezione del sindaco che deve poi trovarsi una maggioranza in consiglio (e che qualcuno in alto ce la mandi buona)". Un po' lungo, ma almeno chiaro.