Politics | La polemica

“Non positivo il silenzio del PD su Fabi”

Cornelia Brugger critica l’incarico ad hoc inventato per il direttore uscente dell’Asl. Ma chiede anche “maggiore attenzione” al suo partito, il PD.

“I tagli e i risparmi sulla Sanità altoatesina devono essere fatti e vanno bene solo su ospedali e personale, ma non sui dirigenti.”

Questa è la lettura amara che l’esponente del partito democratico, prima non eletta alle scorse consultazioni provinciali, dà della soluzione adottata per ‘sistemare’ Andreas Fabi. Cornelia Brugger, che di professione è sindacalista, è particolarmente dura nei confronti dell’operato della Provincia. 

“In un paese normale, quando un nuovo direttore generale arriva, il vecchio se ne va. Invece in Alto Adige chiudiamo i servizi sanitari al cittadino sotto la stella del risparmio e consecutivamente senza che ce ne sia alcun bisogno istituiamo un posto da dirigente per Fabi.”

L’amarezza della Brugger si estende denunciando quello che lei definisce il silenzio dei nostri rappresentanti in Provincia. La critica evidentemente è diretta al vicepresidente della giunta Christian Tommasini e al vicepresidente del consiglio provinciale Roberto Bizzo
Brugger conclude augurandosi che “adesso ci possa essere una maggiore attenzione da parte del PD anche nel quadro della discussione in atto con la Svp sul tema della riforma sanitaria”.