Un cittadino del vocabolario
In Italia, da tempo, viviamo una deriva dei costumi - non voglio parlare di morale - che si rivela, anche e soprattutto, in una deriva del linguaggio. Potremmo chiamarlo anche turpiloquio di Stato, visto che il fenomeno non di rado è animato da importanti rappresentanti istituzionali o politici. Uno degli ultimi episodi ce l'ha fornito Sandro Zaffiri, vicepresidente leghista del Consiglio regionale delle Marche. Ecco le sue parole, rivolte al Prefetto di Roma Franco Gabrielli, pubblicate su facebook: "Gabrielli un porco di un comunista al servizio del Pd attento che ti abbiamo segnato sul nostro elenco. Arriveremo. Olio di ricino te ne darei tanto". Il contesto è quello delle recenti sommosse, avvenute a Roma, per contrastare l'ospitalità di un piccolo gruppo di migranti. In condizioni "normali" ci aspetteremmo una reazione durissima dell'opinione pubblica e un'emarginazione dell'individuo che ha scritto una simile infamia. Il punto è che non siamo più, come dicevo all'inizio, in condizioni "normali".
Ma l'anormalità ha anche un suo rovescio, non meno anormale. Lo scrittore Erri De Luca, per esempio, sta subendo un processo per aver incitato a "sabotare" la TAV della Val di Susa. La vicenda è riassunta in questo articolo di Francesco Merlo e non la ricapitolo a mia volta (i lettori di salto.bz sono del resto sempre informatissimi). Qui vorrei solo proporvi di dedicare un po' del vostro tempo a guardare il video che posto alla fine del mio pezzo. Non conoscevo bene questa storia, l'avevo solo captata di sfuggita come facciamo noi che assumiamo centinaia e centinaia di notizie ogni settimana. Eppure, cominciando a guardare il video, sentendo le prime parole dette da De Luca - "Io sono un cittadino della lingua italiana, la lingua italiana è la mia patria, per questo uso molto il vocabolario" - ho capito che il documento sarebbe stato importante per cercare o almeno immaginare una via di fuga da quella deriva detestabile e della quale il leghista Zaffiri è solo l'ultimo, orrendo, campione. Sentite, ascoltate come De Luca difende la "sua" parola, il suo diritto a "sabotare" (sabotare, è questa l'espressione incriminata) e dunque "inceppare" un meccanismo che la sua coscienza di scrittore reputa dannoso e micidiale. In gioco non c'è soltanto l'esito di un processo, seppur eclatante, bensì la stessa misura civile della nostra libertà d'espressione. Che dobbiamo a tutti i costi salvaguardare.
Ah, il video è un po' lunghetto. Dura quasi un'ora. Ma voi guardatelo tutto, datemi retta. Non siate pigri.
Danke, Gabriele! Ich habe das
Danke, Gabriele! Ich habe das Video mit Gewinn gesehen, aber vor allem mit Freude gehört!
ottimo commento. Forse potevi
ottimo commento. Forse potevi segnalare la sua presenza domani sera a Merano (ore 21.00 Kurhaus Merano).
In reply to ottimo commento. Forse potevi by Max Carbone
Grazie Massimo. Non lo sapevo
Grazie Massimo. Non lo sapevo. Sono contento che l'abbia fatto tu.