Giocare per non discriminare
Già oltre 1.800 studenti stanno utilizzando il kit di gioco sviluppato da ricercatori della EURAC e cinque altri partner europei per ragazzi e ragazze dagli 8 ai 14 anni. Le scuole, le biblioteche ed i centri giovanili che hanno introdotto il gioco nelle loro aule, si trovano in Alto Adige, Tirolo, Friuli-Venezia Giulia, ma anche in Belgio, dove il gioco viene attualmente utilizzato nelle scuole di lingua tedesca.
Dopo essersi dunque già affermato nella pratica durante gli ultimi due anni in cui è in circolazione, Diversity4Kids ha vinto il premio RegioStar 2016 dedicato ai progetti europei più innovativi dell’anno. Già in giugno il progetto era stato selezionato dalla Commissione Europea come una delle “best practice” da seguire nell’ ambito dell’emergenza rifugiati.
Di cosa si tratta? Lo scopo del progetto è di insegnare a bambini e ragazzi ad affrontare la diversità e favorire la convivenza interculturale. Il kit comprende storie da leggere ed ascoltare scritte da piccoli autori fra gli 11 e 15 anni, e contiene inoltre le istruzioni per realizzare in classe laboratori di teatro, attività di scrittura biografica e giochi di ruolo. In questo modo non solo gli alunni imparano a gestire meglio la diversità, sia d’opinione che di cultura o di origine ma anche gli insegnanti possono rafforzare le loro competenze su come affrontare potenziali conflitti in classe che possono nascere da un ambiente di classe multiculturale.
Con il progetto si è voluto far fronte ad una realtà che ormai riguarda l’intera società, ma soprattutto anche l’ambiente delle scuole. Secondo i dati dell’Istituto per lo Studio della Multietnicità in Italia sono infatti 814mila gli alunni stranieri fra i banchi, il 20 percento in più rispetto a cinque anni fa. In Trentino-Alto Adige sono invece 18mila.
Gli insegnanti o animatori interessati al progetto, possono trovare ulteriori informazioni a questo link.