“La doppia cittadinanza va contro l’autonomia”
La doppia cittadinanza è o non è un valore aggiunto? A questa domanda hanno provato a dare una risposta oggi, 20 agosto, durante la loro tappa bolzanina, Tanja Windbüchler, portavoce per la politica estera dei Verdi austriaci e Georg Willi, membro della commissione speciale per il Sudtirolo al parlamento di Vienna. Al tavolo dei relatori anche Brigitte Foppa, Riccardo dello Sbarba, consiglieri provinciali verdi, e Florian Kronbichler, deputato dei Verdi/SEL in Parlamento.
Windbüchler ha specificato che occorre fare un po’ di chiarezza sulla questione viste le “false rappresentazioni che circolano a proposito della doppia cittadinanza e dello sviluppo dell’autonomia del Sudtirolo. Un rafforzamento dell'autonomia regionale all’interno dell’Unione Europea- ha proseguito la parlamentare austriaca - può realizzarsi attraverso l’idea di una cittadinanza comune europea”.
Della stessa opinione Riccardo dello Sbarba che ha precisato: “la doppia cittadinanza comporterebbe una profonda divisione - visto che di fatto si basa su una sorta di ius sanguinis - fra chi può richiederla e chi invece no”. Secondo il consigliere dei Verdi la doppia cittadinanza potrebbe facilmente trasformarsi in un boomerang: “cosa succederebbe se dovessero richiederla in pochi? Vorrebbe dire allora che si sono ‘italianizzati’? Che ‘tradirebbero la causa’? Si tratterebbe di un passo indietro per la convivenza e non risolverebbe criticità quali la crescita delle disuguaglianze in Alto Adige come in Italia”. Florian Kronbichler parla invece delle tendenze centralistiche di Roma sottolineando come le forze di governo “al di qua e al di là del Brennero siano convinte che tutto debba restare com’è”.
Abbracciare dunque il concetto di cittadinanza europea sembra essere la via ideale da perseguire (come dimostra anche il facsimile del passaporto europeo mostrato con orgoglio dai relatori).
Nel parlamento austriaco, peraltro, come sottolinea Georg Willi, non c’è nessuna maggioranza favorevole alla doppia cittadinanza per il Sudtirolo. Ma cosa vuol dire quindi “cittadinanza europea”? “È un concetto - spiega Brigitte Foppa - già famigliare alle giovani generazioni. Significa potersi muovere liberamente all’interno dell’UE, avere una tessera sanitaria unica, vedersi riconosciuti i titoli di studio, se fosse presa sul serio l'idea originaria dell'unità europea allora ciò potrebbe avere effetti diretti nella vita quotidiana dei cittadini”.
"Gerade im Konfliktfall ist
"Gerade im Konfliktfall ist es von grundlegender Wichtigkeit, die divergierenden ethnischen Anliegen zu relativieren, die ethnische Geschlossenheit und die Versuchung, Schutzmaechte von aussen zu mobilisieren, in Grenze zu halten, und dafuer eher die gemeinsame Bindung an den gemeinsamen Lebensraum zu unterstreichen". A. Langer (Zehn Punkte fuers Zusammenleben, Punkt 8).
Die Grünen sagen zu
Die Grünen sagen zu irgendetwas "Nein"? Das ist ja ganz neu. ;-)
In reply to Die Grünen sagen zu by Robert Tam...
Das "Nein" wird aber
Das "Nein" wird aber international. Ist schon mal eine Steigerung.
Die Rechten in Österreich
Die Rechten in Österreich werden sich freuen, dass ihnen die Grünen frei Haus Argumente gegen die doppelte Staatsbürgerschaft für die Slowenen geliefert haben. Dass die Grünen die Argumente bei den italienischen Faschisten geklaut haben, wird die Rechten wahrscheinlich nicht stören.
Nur um fair zu bleiben frage
Nur um fair zu bleiben frage ich mich, was denn die Grünen dazu gesagt hätten, wenn der Vorschlag von den Patrioten gekommen wäre, eine europäische anstatt einer italienischen Staatsbürgerschaft zu wollen.
Guckt man sich das oben
Guckt man sich das oben wiedergegebene Foto an, so bedienen sich die Grünen ohnehin schon zweierlei Pässe: eines blauen (Onorevole Kronbichler), eines roten all die anderen Parteiexponenten. Dabei ist die laufende Diskussion um die doppelte Staatsbürgerschaft spätestens seit den Weltmeisterschaften der Handwerker in St. Pauls in Brasilien überholt. Warum? Weil Südtirol dort laut der lokalen Rai den Nationenstatus erworben und sich in der Weltordnumg zugleich an 7. Stelle eingeordnet hat. In Anbetracht dieser Situation reiste der Präsident der Provinz prompt nach Mailand, wo er mit Merkel und Renzi noch tags darauf zusammentraf. Wie aus gut informierten Kreisen verlautete, erklärte sich Kompatscher in seiner neuen Eigenschaft als Präsident der Nation of Southtyrol grundsätzlich bereit, Italien eine umfassende Autonomie einzuräumen. Für Deutscland zeigte sich Merkel willig, die Funktion der Schutzmacht zu übernehmen. Ob die Sütiroler später einmal zur eigenen Staatsbürgerschaft auch noch die österreichische nebst der italienischen und drüber hinaus der europäischen anstreben, ist nicht zuletzt auch ein Druckerproblem, doch damit dürften die Experten im Weinberg schon klarkommen.