La crisi formato social
Il “commentificio” social, fra meme e tifoserie infervorate, ha raggiunto ieri (20 agosto) il suo apice, con la crisi di governo approdata in Parlamento. Il premier Giuseppe Conte, dopo il discorso in Senato e l’attacco diretto al suo vice Matteo Salvini, si è dimesso. In serata la Lega ha ritirato la mozione di sfiducia al presidente del Consiglio. Oggi alle 16 inizieranno le consultazioni del capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Sulle piattaforme social molti profili degli esponenti del Carroccio sono rimasti silenziosi, anche a livello locale, fa eccezione il deputato Filippo Maturi, in polemica con il neo-nemico politico: “Ieri Conte ha ringraziato gli italiani per la fiducia concessagli, non ricordo però a quali elezioni abbia partecipato. Salvini alle ultime europee ha preso oltre 2 milioni (si, avete letto bene) di preferenze personali”.
Si prende le sue rivincite la deputata del Pd Maria Elena Boschi che su Twitter scrive: “Salvini ritira la sfiducia. Io sarò una mummia ma lui è all’ultima spiaggia. Altro che Papeete”.
Fra le reazioni registrate su Facebook quella di Riccardo Fraccaro, ministro per i rapporti con il Parlamento, trentino d’adozione: “Mettiamo le cose in chiaro: Salvini ha fatto la sua scelta. Quando giorni fa ha chiesto di tornare al voto, ha ammesso chiaramente di non voler più governare con il M5S. Quando ha addirittura presentato la sfiducia al presidente Conte, ha detto apertamente di non volere più il governo del cambiamento. Ora però - prosegue il ministro pentastellato - dovrebbe essere coerente e dire altrettanto esplicitamente perché non si è dimesso. Ha paura di perdere la poltrona? Basta con le dichiarazioni fini a se stesse, passi ai fatti: perché non fa dimettere tutti i suoi ministri, come aveva annunciato? Spieghi agli italiani perché ha deciso di staccare la spina proprio un attimo prima di votare il taglio dei 345 parlamentari, esponendo il Paese a rischi economici. Per una volta lo ammetta: ha messo le poltrone prima degli italiani. La sua prima di tutto”.
Parla di fine del governo populista la consigliera provinciale dei Verdi Brigitte Foppa che avverte: “Ha ragione chi indica la possibilità di una deriva totalitaria. Siamo tutti chiamati a difendere i valori della democrazia e a non abbassare mai la guardia. Il momento non va sottovalutato”.
Sintesi finale a cura di Michaela Biancofiore, deputata, bolzanina, di Forza Italia: “Di una cosa di certo dobbiamo ringraziare Salvini e Di Maio, tutta l’Italia è sintonizzata sul Senato. Sembrano i mondiali di calcio della politica e noi tifiamo ovviamente per il bene dell’Italia”.