Politics | Il commento

Stillicidio

Sono trascorsi 4 mesi dalle elezioni e l’agonia non ha fine. La situazione politica comunale a Bolzano non è stata mai così tormentata ed ’incastrata’ su sé stessa.

Com’è noto il comune di Bolzano è stato da sempre terreno di difficili equilibri, ma la legislatura che ha avuto inizio lo scorso 24 maggio 2015 sembra poggiarsi sulla su una sorta caricatura di giunta, così come il sindaco di Bolzano sembra sempre più impotente e simile ad statua di cera di sé stesso. La capacità proverbiale di Spagnolli di mettere alla fine d’accordo tutti e riuscire a catalizzare il consenso della maggioranza dei cittadini pare svanita. I ‘tutti’ sembrano molto più "il contrario di tutti’, per non parlare dei cittadini elettori che si sono in buona parte volatilizzati. 

Ecco dunque che nelle redazioni giungono, complice anche la comunicazione 2.0 dei social, gli input più improbabili in merito alle prese di posizioni dei protagonisti, siano essi membri della giunta, consiglieri comunali o di circoscrizioni, dirigenti o membri (talora fantomatici) d quello che resta dei partiti. 

Mentre il sindaco conduce le danze (dispensando ancora qualche sorriso, ma manifestando anche nei social tutta la fatica di un gioco al massacro nel quale ogni giorno sa che potrebbe essere l’ultimo) la SVP continua con la sua pratica estenuante del colpo al cerchio ed uno alla botte. Con la differenza che il colpo al cerchio lo dà un consigliere provinciale come Dieter Steger, mentre sulla botte picchiano con forza altre e differenti anime rappresentate ad esempio dal vicesindaco benkiano Ladinser e il contadino Walcher. 

Nell’allegro teatrino naturalmente il PD non è da meno, continuando con ostinazione la sua guerra interna. Alimentata alternativamente dalle ‘assenze’ della Di Fede, le prese di posizione sempre più fendenti del nuovo astro della segreteria Carlo Bassetti, l’autodifesa di Mauro Randi, i silenzi assordanti di Tommasini e Bizzo, i fendenti su twitter dell’ex segretario Frena, gli sfoghi della Pasquali e chi più ne ha più ne metta. 

Poi c’è ovviamente la galassia frammentata, ricomposta, e poi ancora frammentata dei cosiddetti ecosociali. Con Margheri che continua imperturbabile a tessere la sua trama e Gallo che eroicamente cerca di mantenere una sua coerenza nel difficilissimo ruolo di reale braccio destro ‘italiano’ di Spagnolli in giunta. E i Verdi che vivono fino in fondo una crisi di nervi, che non consente loro di godere ormai in  nessun modo della ‘vittoria’ ottenuta in consiglio comunale a Bolzano attraverso la bocciatura di Benko. 

Lo scenario poi si arricchisce con la Lista Civica di Spagnolli, che nei giorni scorsi ha emesso un comunicato esprimendo nel modo più sintetico una sua linea politica. La loro originalità è quella di 'non porre veti', testuali parole. Un qualcosa di veramente clamoroso, visti i tempi correnti. A ciò si aggiunga che la Lista Civica è guidata dalla spina nel fianco ‘liberal’ del PD, e cioè Elena Artioli. 

La destra dal canto suo è alle prese sulla sua, personale, crisi di nervi. Con la versione ufficiale di Forza Italia che ha deciso di attendere (forse a lungo) sulla sponda del fiume, l’arrivo del ‘cadavere politico’ della giunta Spagnolli. Mentre la Lega prosegue nella sua offensiva, a dire il vero un po’ ‘spuntata’ perché ai cittadini, a dire il vero, non interessa solo la cosiddetta emergenza profughi. 
Più circostanziata appare la politica di Casapound che, insieme ad Unitalia, accompagna i suoi proclami con iniziative di piazza sullo stesso tema (facendo quindi concorrenza alla Lega), ma anche segnalando criticità reali rimboccandosi enfaticamente le mani. 

Poi c’è il resto. Mentre le liste di Gennaccaro e Duzzi ribadiscono come un mantra la loro amarezza per la situazione politica in città, il socialista grafomane Della Ratta continua a dire la sua su tutto, prendendo le distanze e facendo pesare il suo voto. 
Coerentissimo con la sua opposizione senza se e senza ma appare quindi il Movimento 5 Stelle, alle prese (contento lui) con le sue battaglie storiche.

Giovedì prossimo 24 settembre arriveranno in aula in Consiglio Comunale le mozioni di sfiducia. Ma, giusto per restare in tema, da parte dei firmatari aleggia, appunto, la massima sfiducia che queste possano passare. 

Intanto i cittadini aspettano, ascoltando da lontano gli echi della democrazia imbalsamata in municipio. Attendendo ormai quasi senza speranza che i politici da loro (?) scelti si mettano intorno ad un tavolo lasciando da parte i ‘ma’ e occupandosi, tutti insieme, dei problemi reali. Della viabilità, dei servizi comunali, della sicurezza, di un’offerta commerciale al passo con le esigenze dei più. 

Politica comunale: se ci sei batti un colpo. 

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Palaia Renato Sun, 09/20/2015 - 20:08

Luca ha decritto gli attori di questa insostenibile situazione, in cui è precipitato il comune, come soggetti bisognosi di una intensiva cura mentale, forse perchè, ognuno nella propria parte recitativa, procede senza tenere conto degli altri in conformità d'altronde con le premesse presenti in sede elettorale. Come fanno posizioni inizialmente distanti anni luce a trovare un punto d'incontro, se non rinunciando in maniera totale alle promesse programmatiche espresse in sede di voto ? Perchè di tale paralisi semi demenziale non viene preso atto, ritornando alle urne e si insiste a parlare di una necessaria governabilità, che concretamente è impossibile ?

Sun, 09/20/2015 - 20:08 Permalink
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Palaia Renato Sun, 09/20/2015 - 20:08

Luca ha decritto gli attori di questa insostenibile situazione, in cui è precipitato il comune, come soggetti bisognosi di una intensiva cura mentale, forse perchè, ognuno nella propria parte recitativa, procede senza tenere conto degli altri in conformità d'altronde con le premesse presenti in sede elettorale. Come fanno posizioni inizialmente distanti anni luce a trovare un punto d'incontro, se non rinunciando in maniera totale alle promesse programmatiche espresse in sede di voto ? Perchè di tale paralisi semi demenziale non viene preso atto, ritornando alle urne e si insiste a parlare di una necessaria governabilità, che concretamente è impossibile ?

Sun, 09/20/2015 - 20:08 Permalink
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Hermann Trebo Mon, 09/21/2015 - 11:09

Was nächstens auf Bozen zukommt - wissen die Götter. Sollte jedoch - was höchst wahrscheinlich ist - noch ohne Neuwahlen eine Gemeindeverwaltung zustande kommen - dann nur mit neuer und mehr Sachpolitik - statt einer Neuauflage einer weiteren Parteienpolitik !?

Mon, 09/21/2015 - 11:09 Permalink