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“Ci guadagnano solo le cooperative”

L'ex consigliere provinciale M5S Diego Nicolini non usa mezze misure. Si chiede come vengano usati i fondi milionari del PNRR per contrastare l'abbandono scolastico e attacca: "La percentuale di studenti che mollano è aumentata nonostante gli investimenti".
"Volt Italia è felice di annunciare di aver siglato un accordo con il Partito Democratico per le prossime elezioni europee del'8 e 9 giugno." Lo annunciano in una nota congiunta i co-presidenti di Volt, Daniela Patti e Guido Silvestri. Volt Italia presenterà due candidati nelle liste della circoscrizione nord-est: Silvia Panini, 26 anni, politologa, attivista per i diritti umani e di Mediterranea Saving Humans e Marcello Saltarelli, 32 anni, laureato in biotecnologie e funzionario ambientale presso la regio
Foto: Diego Nicolini
  • Dopo la recente pubblicazione dei dati sull'elevato tasso di abbandono scolastico - lo studio era stato subito criticato dall'Assessore Philipp Achammer perchè, secondo quanto riporta il politico SVP, include anche chi svolge un apprendistato - si torna a parlare dei soldi investiti a contrastare il fenomeno. L'ex consigliere provinciale del Movimento 5 stelle, Diego Nicolini, ha infatti analizzato la gestione dei fondi Pnrr finalizzati al contrasto dell'abbandono scolastico. 

    "Il generoso Pnrr - scrive Nicolini in una nota stampa - non perdona: a fronte dei fondi elargiti, pretende il raggiungimento degli obiettivi che, per quanto riguarda la dispersione, prevede di portare il tasso di dispersione al 10,2% entro il 2026". Secondo quanto dichiara l'ex consigliere dei 5 stelle, per stabilire gli importi da elargire ai territori, ci si basa sui dati della cosiddetta “dispersione implicita”, vale a dire sul tasso di alunni che hanno conseguito un risultato molto basso nelle prove INVALSI sia in italiano che in matematica. Infatti, ricorda ancora Nicolini, si considerano a rischio abbandono scolastico quegli studenti che non raggiungono competenze primarie sufficienti e che, grazie ai fondi elargiti, devono essere sostenute e potenziate attraverso una didattica innovativa, digitale e integrata.

  • Il tasso di abbandono scolastico tra gli alunni:: il Pnrr prevede di portare il dato al 10,2% entro il 2026. Foto: upi
  • Però, sottolinea Nicolini, la scuola italiana della provincia di Bolzano ha ottenuto i peggiori risultati a livello nazionale nella scuola primaria sia in italiano che in matematica. Meglio le è andata nei cicli scolastici superiori, benché si sia collocata sul limite dell’adeguatezza per entrambe le materie nella scuola superiore e per italiano nella scuola media. "Il nostro assessore alla scuola italiana Galateo si è dichiarato comunque soddisfatto, poiché, sostiene, da noi si impara il tedesco e questo nelle prove INVALSI non viene rilevato", scrive Nicolini, che sottolinea: "Però poi ha accettato di buon grado i fondi europei per la lotta alla dispersione scolastica tarati sui risultati delle suddette prove". 

    La prima tranche - secondo i dati di Nicolini - equivale a 2 milioni di Euro del PNRR. La seconda a 9 milioni, "che vanno ad aggiungersi - dice - ai 50 milioni di fondi strutturali FSE illustrati a Palazzo Widmann lo scorso 31 maggio in un evento dedicato dal titolo “Drop out is out”. 

     

     Si disperdono gli alunni, si disperdono gli insegnanti con i titoli e si disperdono i milioni dei fondi europei. Gli unici a trarne profitto, a quanto pare, sono i responsabili delle cooperative

     

    Ma chi gestisce - si chiede Nicolini - i progetti per attivare misure contro l’abbandono scolastico e il rafforzamento delle competenze degli studenti? Dal 2019 - ricorda l'ex consigliere - i progetti di contrasto alla dispersione scolastica sono coordinati, in qualità di ente capofila, dalla cooperativa sociale Irecoop Alto Adige Südtirol, che nel proprio sito ricerca, per i vari progetti, persone con alle spalle un qualunque percorso formativo e/o esperienze lavorative e/o di volontariato da assumere con contratto di lavoro a tempo determinato terzo livello commercio.

    "Gli insegnanti, quelli veri, invece rimangono al palo", sottolinea ancora Nicolini. "Il concorso straordinario 2022 in provincia di Bolzano – pur di non stabilizzarli – ha inserito la soglia di sufficienza, riuscendo perciò dei 71 posti disponibili a non assegnarne ben 28 ad altrettanti docenti che ovunque ora sarebbero di ruolo. E così, quest’anno molti di loro non si sono nemmeno presentati alle nomine". 

    "Grazie a tutti i progetti messi in atto - dice Nicolini - la dispersione scolastica è passata dall’11,6% del 2019 al 16,2% di quest’anno, con un aumento quindi di 4,6% punti".

    E Nicolini conclude: "Nella scuola del nostro assessore Galateo si disperdono gli alunni, si disperdono gli insegnanti con i titoli e si disperdono i milioni dei fondi europei. Gli unici a trarne profitto, a quanto pare, sono i responsabili delle cooperative. Quando lo scorso luglio in Commissione Cultura della Camera, l’onorevole Gaetano Amato (M5S) aveva fatto presente che l’intendenza scolastica italiana di Bolzano sta appaltando la scuola alle cooperative, il Ministro Valditara aveva ammesso di non aver 'alcun potere di intervento' poiché a Bolzano 'vige un sistema che non è controllato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito'. Ci chiediamo se questo valga anche per l’impiego dei fondi milionari europei".