Economy | Austria

Le perquisizioni alla SIGNA

Secondo la Procura anti-corruzione austriaca, la holding di René Benko avrebbe offerto un impiego a un alto funzionario dello Stato per risolvere un’indagine fiscale.
René Benko, SIGNA
Foto: FRANK RÖTH

La sede austriaca del Gruppo Signa di René Benko è stata oggetto di una perquisizione martedì, 18 ottobre, nell’ambito delle indagini sui reati di corruzione ai vertici dello Stato che in Austria coinvolge l’ex cancelliere Sebastian Kurz, costretto a dimettersi un anno fa. La notizia è stata riportata dall'emittente statale austriaca ORF e dal quotidiano Der Standard, oltre che dal Financial Times. La Procura austriaca per i crimini economici e l’anti-corruzione (Wirtschafts- und Korruptionsstaatsanwaltschaft, WKStA) ha fatto sapere che uno dei più stretti confidenti politici di Kurz, Thomas Schmid, già segretario generale del Ministero delle Finanze e capo della holding di Stato Öbag, ha fornito agli investigatori molti elementi utili alle indagini, diventando uno dei “testimone chiave” dell’inchiesta.

Il mandato della WKStA, scrive il FT, descrive in dettaglio i rapporti tra Schmid e Benko, sostenendo che Benko abbia cercato di utilizzare una “contabilità aggressiva” per evitare di pagare milioni di tasse. Benko è sospettato per i reati di corruzione e istigazione all'abuso d’ufficio: secondo i pubblici ministeri, tra il 2016 e il 2018 avrebbe offerto a Schmid un lavoro redditizio a Signa se avesse usato la sua influenza, prima di lasciare il governo, per risolvere un'indagine delle autorità fiscali sui metodi contabili della holding. La polizia ha sequestrato computer portatili, hard disk, documenti e telefoni cellulari. Né Signa né Benko hanno commentato la notizia delle perquisizioni.

 

Dal WaltherPark al grattacielo Chrysler

 

René Benko è uno dei maggiori imprenditori immobiliari di lusso in Europa. A Bolzano, il gruppo SIGNA sta realizzando il “WaltherPark”, grande centro commerciale nel centro storico del capoluogo altoatesino. Con sede a Innsbruck, la SIGNA ha un patrimonio immobiliare stimato in 24 miliardi di euro che comprende i “grandi magazzini” Selfridges a Londra e la catena tedesca Galeria Karstadt Kaufhof, oltre a hotel e immobili di prestigio in varie città della Germania, dell'Austria e della Svizzera, nonché il Chrysler Building di New York. Martedì, scrive la SZ, le obbligazioni emesse dal gruppo sono scese al livello più basso mai registrato.