Politics | Jimmy Milanese

Narouz: la cosa più bella è quando il bambino dice "li sgozzo"

Non sono "corsi di odio", ma condotte del tutto censurabili, quelle che alcuni jihadisti avevano con i figli.
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Dalle carte presentate dalla Procura di Roma a carico del presunto commando jihadista italiano-altoatesino, emergono diverse condotte del tutto deplorevoli. Seppur non si possa parlare di “corsi di odio ai bambini”, come enfatizzato da certa stampa, risulta evidente che i protagonisti di questa vicenda si rendano partecipi di atti immorali verso i loro stessi figli. Come la procura rileva:«nella sua opera di proselitismo e radicalizzazione verso l'amico XXX e la sua famiglia, il “meranese” Nauroz ottiene che il figlio dell'amico lodi l’opera dei mujaheddin e disprezzi i miscredenti».

D'ora in poi, al fine di tutelare i minori coinvolti in questa storia, l'amico di Nauroz verrà nominato come XXX. Tutto quello che andrò a scrivere, è rigorosamente e con parsimonia estratto dall'Ordinanza della Procura di Roma, sulla base di innumerevoli intercettazioni ambientali operate dagli investigatori.

In una occasione, intercettati dai ROS, Nauroz e XXX stanno guardando video di terroristi ceceni, ed un figlio di XXX ad esprimere l'augurio che i musulmani uccidano i miscredenti. XXX dice al figlio:«pregar Dio perché suo padre muoia come martire», al quale il figlio risponde:«che i musulmani uccidano tutti i miscredenti».

Invece, in data 18 luglio 2012, presso l’abitazione di XXX, gli indagati sono intercettati quando viene commentato l’attentato appena avvenuto in Bulgaria (il 19 luglio 2012, durante un attacco di un kamikaze, sono rimasti uccisi il ministro della Difesa, Daoud Rajiha, e il vice-capo delle forze armate siriane Assef Shawkat, che è anche cognato del presidente Assad). Nel commentare l'accaduto davanti alla moglie di XXX e i figli minori, Nauroz e l'amico ipotizzano il loro viaggio in terra di jihad.

I ROS che intercettano, emerge dall''Ordinanza, carpiscono che in quell'occasione i due amici stanno registrando la voce di un figlio di XXX mentre afferma che sgozzerebbe gli infedeli, per poi condividere la sua voce con altri utenti attraverso Facebook. Il dialogo intercettato è agghiacciante nei contenuti, considerando la minore età dei figli, che ad un certo punto piangono sentendo il padre dire che sarebbe morto e andato in paradiso. Oppure, ad un certo punto, lo stesso XXX si rivolge a un figlio e dice:«se vado al martirio, vieni con me? Quelli che fanno? Uccidono gli infedeli ». E uno dei figli risponde al padre:«si.. con il coltello sgozzano gli infedeli». A questo punto, Nauroz commenta, rivolgendosi all'amico:«hai una famiglia perfetta.. Allah u Akbar», il quale poi chiede se sia il caso di mettere le parole dette da questo figlio su Facebook, cosa che puntualmente accade.

La conversazione continua con una uscita di Nauroz, il quale afferma:«la cosa più bella è quando dice "li sgozzo"».

Il padre XXX, secondo la Procura, è solito punire il figlio con metodi violenti, al punto che esiste perfino un provvedimento di affidamento dei minori ai servizi sociali emesso dal Tribunale per i minorenni di ... datato.... Sostengono gli inquirenti:«Nel corso delle indagini è emerso come XXX, particolarmente irascibile di carattere, abbia più volte malmenato i figli anche per futili ragioni. Nello specifico tema però qui affrontato, rileva come molte volte tali punizioni, peraltro devolute anche da Nauroz, mentore della famiglia, vengano giustificate da motivazioni religiose».

In una occasione, siamo nell'ottobre del 2011, forse accade uno dei due fatti più incresciosi presenti in tutta l'Ordinanza. I ROS stanno intercettando Nauroz (in compagnia dell'amico XXX e dei suoi figli) atterrare e legare uno dei bambini che aveva risposto male alla madre. Nelle intercettazioni si sente la madre stessa dire:« non ti libero fino a quando XXX e Nauroz non fanno ritorno». A quel punto, Nauroz canta una canzone jihadista che la madre apprezza. Nauroz constata che:«le mani del bambino sono diventate blu» e promette altre torture, affermando:«Dio ti manderà all’inferno se dici brutte parole nei confronti di tua madre». Il secondo fatto riguarda una punizione inflitta da XXX a uno dei figli. E' l'estate del 2012, e XXX viene intercettato picchiare sia il figlio sia la madre che si era intromessa. XXX giustifica alla moglie il suo comportamento brutale, poiché:« in obbligo nei confronti di Dio».