Test di massa, buona partenza
Dopo un intenso lavoro di preparazione nel capoluogo come nel resto della provincia è partito il test di massa per rilevare la positività da Covid-19 in Alto Adige. Alle 8 di oggi, venerdì 20 novembre, come pianificato dalla Provincia, sono iniziati i tracciamenti tramite l’applicazione dei tamponi rapidi antigenici nasofaringei (nella gallery le immagini di Othmar Seehauser alla scuola Chini di Bolzano).
Buona la risposta della popolazione in questa fase iniziale. Nel capoluogo, dove sono stati allestiti 22 presidi, in prevalenza le scuole dove normalmente si vota, si sono registrate code ordinate di cittadini in attesa del proprio turno. E ieri per dare il buon esempio il sindaco Renzo Caramaschi e il vice Luis Walcher si sono sottoposti al prelievo al palasport di via Resia (per la cronaca, esito negativo per entrambi).
Screening fino a domenica
Lo screening - la cui partecipazione è gratuita, a titolo volontario ma vivamente consigliata dalle istituzioni - si svolgerà fino alle 18 di domenica 22 novembre, con orario continuato 8-18 nelle tre giornate. A Bolzano - qui la pagina informativa sul sito del Comune, con il documento da compilare con nome, cognome, numero di cellulare e indirizzo mail - il sindaco consiglia di rispettare la fascia di mezza giornata indicata per ciascuno degli ambiti territoriali (vie e numeri civici) che fanno capo al singolo presidio (ecco la lista completa con tutti gli indirizzi e le “finestre temporali”).
Per l’intera provincia l’obiettivo è raggiungere il 70% della popolazione, 350.000 cittadini, in modo da agire sulla massa critica del contagio. La finalità dello screening è tracciare i positivi asintomatici al fine di isolarli e quindi riuscire ad abbassare la curva della pandemia che sta mettendo da settimane sotto pressione tutto il sistema sanitario locale, i pronto soccorsi e gli ospedali. Per chi risulta positivo (il risultato arriva via mail in un’ora e mezza al massimo) c’è l’obbligo di rispettare i 10 giorni di quarantena, durante i quali i lavoratori usufruiscono della malattia. Al termine del periodo si può uscire senza ulteriori accertamenti.
Il costo dell’operazione quantificato dal presidente Arno Kompatscher è di 3,5 milioni di euro.
Le imprese
Allo sforzo partecipano anche le aziende sudtirolesi. La Rubner Türen srl comunica di aver anticipato la serie di test per il contenimento della pandemia. L’azienda, di propria iniziativa e a proprie spese, ha offerto a tutti i dipendenti delle due sedi di Chienes e Perca un test sul posto di lavoro, con un risultato definito “molto soddisfacente”. “Giovedì 19 novembre si è svolto lo screening aziendale a cui hanno partecipato tutti i dipendenti presenti. Nessuno dei dipendenti testati era corona-positivo”.