Society | Terrorismo

“Non farsi travolgere da paura e odio”

Strage di Berlino: ecco la testimonianza della bolzanina Mara Stenico, che da 12 anni vive a Berlino assieme alla sua famiglia.
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Foto: Reuters

salto.bz : Come state vivendo queste ore difficili a Berlino? 
Mara Stenico - Fortunatamente noi abitiamo in un’altra zona, nel quartiere di Kreuzberg che all’est della città. Stamattina di quello che è successo ne abbiamo parlato con un po’ di altre mamme a scuola. C’era molta preoccupazione, ma ci siamo subito dette di non farci travolgere da odio e paura che sono proprio gli obiettivi del terrorismo. Lo stesso atteggiamento lo sto condividendo anche con gli amici che ho sentito finora oggi. 

Negli ultimi tempi a Berlino il clima era cambiato?
Sono 12 anni che abito a Berlino e devo dire che negli ultimi mesi abbiamo visto molta più polizia in giro in questo quartiere di per sé multiculturale. Anche se spesso spesso anche qui si tratta di convivenza pacifica tra mondi separati e non integrati tra di loro più di tanto. Vedere più polizia in giro ci ha fatto una certa sensazione, essendo Berlino normalmente una città tranquilla e pacifica. 

La capitale della Germania si stava in qualche modo preparando a questo evento?
Berlino è un’importante capitale europea e la Germania gioca un ruolo davvero importante nel mondo. Quindi questa cosa un po’ ce l’aspettavamo. Anche se in realtà io da tempo vivo a Berlino un po’ come se mi trovassi in un piccolo paese. Dopo i primi anni in cui ci spostavamo molto, ora con due bambini che vanno a scuola mi muovo sempre di più in bici e a piedi restando sempre nella stessa zona. Per cui negli ultimi tempi non ho avuto ad esempio il contatto con la metro tutti i giorni, una dinamiche che caratterizza la vita di molti qui in città. 

 

Come avete saputo dell’attentato?
Ero su Facebook ed ho visto un’amica che diceva “stiamo bene ma abbiamo una grande tristezza”. Nello stesso momento mi è arrivato un messaggio di mia mamma da Bolzano chiedendomi se avevo sentito quello che era successo, ma io di per sé la notizia non l’avevo ancora vista. Dall’Italia mi sono arrivati numerosi messaggi, anche perché l’attentato è avvenuto nel momento del telegiornali della sera. E poi è partita la catena degli amici da tutto il mondo che ci chiedevano se stavamo bene. 

Com’è cambiata in queste ore la vostra percezione della sicurezza del luogo in cui vivete?
Beh, è già da un po’ che evito tutti i punti cruciali della città come la metro eccetera. Non per paura del terrorismo ma perché come ho già detto sto facendo una vita un po’ più tranquilla. Ad esempio cerco di evitare anche i centri commerciali. Però ieri ho sentito amici che invece si devono spostare tutti i giorni, tra cui anche un’amica bolzanina che lavora a 200 metri da dove è avvenuto l’attento. L’ho sentita ieri sera e mi spiegato quanto è stata dura per lei. A livello di sicurezza devo dire che per come va il mondo oggi l’attentato è una cosa che ti può capitare come di scivolare in vasca da bagno. Quindi non abbiamo paura ma senz’altro condividiamo  una medesima Stimmung. Così come ci siamo anche spesso ritrovati a dire: strano che a Berlino non sia ancora successo niente. Ora la preoccupazione senz’altro è cresciuta, l’ho visto anche stamane parlando con le mamme tedesche quando ho accompagnato i figli a scuola. 

L’attentato ha aumentato la sensazione di paura?
C’è molta preoccupazione. Insieme alla constatazione che purtroppo ora è successo anche a Berlino quello che era successo altrove. Unita alla grande tristezza per le famiglie delle vittime. 

La Germania come sta reagendo a quello che sta succedendo? Le autorità, la polizia…
Sono un po’ tagliata fuori ma qui senz’altro c’è fiducia nella polizia e nella politica. Anche se pure stamattina ho sentito commenti molto critici nei confronti della Merkel. Il pericolo più grande è che prenda piede una politica di estrema destra. Sarebbe un disastro.