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Green pass per ritirare la pensione

Varato il nuovo Dpcm in vigore dal primo febbraio. Il certificato verde servirà anche per sigarette e giornali. L'Azienda sanitaria fa chiarezza sulle quarantene.
Mario Draghi
Foto: governo.it

Corre veloce il Covid sospinto dalla variante Omicron, e corrono velocissime anche le norme emanate dal governo Draghi recepite a livello provinciale con le ordinanze del presidente Arno Kompatscher. Stamani il consiglio dei ministri ha varato nuove misure che entreranno in vigore a partire dal 1° febbraio 2022. Da quella data nella maggior parte dei negozi e degli esercizi commerciali si potrà entrare con il green pass “normale” (3G). Le esigenze alimentari e di prima necessità, sanitarie, di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite, senza bisogno di esibire alcuna certificazione verde. Per sigarette, libri e giornali servirà il Green pass base (anche per ritirare la pensione alle Poste),  ma non nei chioschi all'aperto o ai distributori automatici. E’ comunque importante ricordare che nei punti vendita in cui si possono acquistare diversi prodotti, chi è senza la certificazione può comprare soltanto quelli che sono compresi nella lista delle esenzioni.

Dove si entra senza green pass

Sono nove le tipologie di negozi in cui si potrà entrare senza avere il green pass.

• Ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimarket e altri punti vendita non specializzati che abbiano alimenti di vario tipo;
• Negozi di surgelati;
• Negozi dedicati agli animali domestici e specializzati nella vendita di cibo per gli animali domestici;
• Negozi specializzati che vendono carburante per autotrazione;
• Negozi di articoli igienico-sanitari;
• Farmacie, parafarmacie e altri punti vendita specializzati nell’acquisto di medicinali senza ricetta medica;
• Negozi che vendono articoli medicali e ortopedici;
• Negozi specializzati nella vendita al dettaglio di materiale per ottica;
• Negozi che vendono combustibile per uso domestico e per il riscaldamento.

Green pass base

Chi non è vaccinato o guarito dal Covid (e quindi non è in possesso del green pass rafforzato) potrà entrare nei negozi che non rientrano nell’elenco soltanto con un green pass base che si ottiene con tampone antigienico (valido 48 ore) oppure molecolare (valido 72 ore). Dal 20 gennaio, come si ricorderà, serviva il green pass base per entrare nei negozi dedicati alla cura della persona, come parrucchieri ed estetisti. L’elenco si amplia con l’obbligo di mostrare la certificazione verde per: banche; poste; uffici aperti al pubblico. Rimane sempre l’eccezione legata all’urgenza, ma non è considerata tale, per esempio, la riscossione della pensione alle Poste. Rientrano fra le urgente, invece, le denunce o la testimonianza per i processi in tribunale.

Green pass rafforzato

Oltre a bar e ristoranti al chiuso, alle palestre e piscine, ai cinema e teatri, il green pass rafforzato (2G) servirà anche in :

• alberghi e strutture ricettive;
• feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose;
• sagre e fiere;
• centri congressi;
• servizi di ristorazione all’aperto;
• impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici;
• piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto;
• centri culturali, sociali e ricreativi all’aperto.

Booster

Con il green pass rafforzato ottenuto dopo la terza dose (booster) si può entrare nelle Rsa e nelle strutture socio-sanitarie. Chi ha il green pass rafforzato solo con due dosi di vaccino deve quindi effettuare un tampone.

Quarantene per studenti

L’Azienda sanitaria altoatesina ha fatto chiarezza con due note sulla fine delle quarante.

Chi è risultato positivo al Covid e posto in isolamento se, dopo il periodo specificato, presenta un test negativo riceve automaticamente una notifica da parte dell’Unità di sorveglianza epidemiologica. Se tale notifica non arriva per tempo, con la prova dell'esito negativo del test è nuovamente possibile riprendere a frequentare la scuola. È sufficiente che, trascorso il periodo di isolamento obbligatorio, al rientro a scuola venga presentata la conferma dell'esito negativo del test; in alternativa vale la conferma da parte del pediatra o del medico generico. Il risultato negativo del test deve essere presentato anche al termine della quarantena. Per una migliore pianificazione, le autorità scolastiche chiedono ai genitori di segnalare il rientro dello studente/della studentessa prima dell'inizio della scuola.

L’Azienda sanitaria ricorda che i test possono essere effettuati in molte farmacie, presso la stragrande maggioranza dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta nonché nei centri di test comunali (vedi http://sabes.it/test). I test per terminare l’isolamento sono gratuiti se effettuati il ​​7° o 10° giorno. Per eseguire un test è necessario esibire un documento d’identità valido.

Quarantene "normali"

L’altissimo numero di infezioni, oltre agli isolamenti dei soggetti positivi, genera un numero ancora maggiore di quarantene dei contatti stretti da gestire (in apertura e in chiusura).Questo sta rallentando l’invio dei provvedimenti di apertura di quarantena ai contatti stretti interessati.  L’Azienda sanitaria ricorda  che la  conclusione  del prescritto periodo di quarantena non prevede l’invio di lettera di chiusura quarantena (informazioni diversi sulla documentazione inviata sono da considerare nulla). 

E’ infatti  sufficiente che sia trascorso il previsto periodo di 5 o 10 giorni in base alle nuove disposizioni ministeriali e che a conclusione del relativo periodo sia stato effettuato un test  antigenico o molecolare con esito negativo nei giorni stabiliti. Resta inoltre valida la disposizione che in assenza di test in  uscita, la conclusione del periodo di quarantena avviene in  automatico dopo 14 giorni.

L'Asl ribadisce che si parla di “chiusura quarantena” (la quale riguarda i contatti stretti di persone risultate positive) e non “chiusura isolamento” (il quale riguarda le persone infette dal Coronavirus).

 

Leid und Schaden, welche völlig überzogene Anti-Covid-Regeln bei jungen und alten Menschen, in der Arbeitswelt und Wirtschaft, und in den Sozialdiensten verursachen, übertrifft derzeit, m.E., bei weitem den Nutzen für den sie eingesetzt werden. Dass alte Menschen mit Maske und bei gebührendem Abstand, ohne Greenpass, ihre bescheidenen Pensionen bei der Post nicht abholen dürfen, ist der Gipfel des Absurden und widerspricht eklatant dem Menschenrecht.

Mon, 01/24/2022 - 10:19 Permalink