Mozambico (parte 1)
Raggruppare sotto un unico nome tutti i Paesi africani è sbagliato, diceva Kapuściński:
“ E’ un continente troppo grande per poterlo descrivere. E’ un vero e proprio oceano, un pianeta a parte, un cosmo eterogeneo e ricchissimo. E’ solo per semplificare, per pura comodità, che lo chiamiamo Africa. In realtà, a parte la sua denominazione geografica, l’Africa non esiste ”
Bisogna parlare invece delle persone che vi abitano, del singoli luoghi, tutti diversi tra loro, ognuno con la propria storia, la propria cultura e le proprie tradizioni.
In questo caso voglio parlarvi del Mozambico, un Paese conosciuto pochissimo dal turismo. Uno Stato che solo recentemente è riuscito a voltare pagina, lasciarsi alle spalle il ricordo violento della colonizzazione portoghese e il dolore incurabile della guerra civile.
Il Mozambico si trova nell’Africa orientale, i suoi confini toccano a nord la Tanzania, il Malawi, lo Zambia, ad ovest lo Zimbabwe e a sud lo Swaziland e il Sudafrica. La parte orientale si affaccia sull’oceano indiano che bagnando la costa disegna paesaggi mozzafiato dove l’acqua incontra la sabbia bianchissima creando quelle tipiche sfumature delle zone costiere africane. E’ un paese vastissimo, misura quasi tre volte l’Italia e il panorama cambia di continuo.
La capitale Maputo, nonché principale porto della baia di Delagoa, si trova nel sud del Paese. Se da una parte troviamo una città moderna con alti edifici dall’altra troviamo una finestra aperta sul passato che mantiene viva l’influenza portoghese con le strutture coloniali, prima tra tutte l’antica stazione ferroviaria considerata una delle più belle al mondo.
Ma se Maputo rappresenta il futuro del Mozambico ed è un tripudio di edificio e palazzi, la gran parte del paese vive in zone rurali dove il tempo passa lento rispettando il ritmo africano.
A circa 500 km a nord di Maputo (le distanze sono infinite) si trova Tofo, una piccola località di mare conosciuta soprattutto dagli amanti dello snorkeling e del diving: qui infatti ogni anno vengono a riprodursi gli squali balena e quindi vederli diventa una sogno possibile! E non solo avvistarli, ma anche nuotarci insieme come abbiamo fatto noi e per spiegare l’emozione che abbiamo provato non esistono parole! A lato di questi cetacei enormi ci si sente davvero piccoli e la sensazione è amplificata dal colore blu intenso e profondo del mare che si apre intorno a te. Ancora oggi, dopo 6 mesi dal rientro, quando ci penso faccio fatica a realizzare che sia successo davvero!
Oltre agli squali balena, che sono i protagonisti indiscussi di Tofo, si possono avvistare altri animali marini come i bellissimi delfini che danzano in aria saltando fuori dall’acqua, le mante e altri abitanti dell’oceano.
Sempre per restare in tema mare, più a nord di Tofo, si trova Vilankulo, un’altra piccola città sulla costa famosa soprattutto per l’arcipelago di Bazaruto che si trova nell’omonimo parco nazionale. Qui ci si trova davanti a un paesaggio talmente stupendo da sembrare irreale, sembra essere stato dipinto. I disegni che le onde leggere creano tra le insenature della costa regalano una vista che credo sia unica nel mondo.
Ma Vilankulo non è solo mare, i piccoli villaggi poco ritirati dalla spiaggia, i bambini che giocano nelle stradine sabbiose, i fuocherelli che si accendono al calar del sole, i sorrisi della gente che al mercato locale ti guarda incuriosita rendono questo posto davvero magico e salutarlo per continuare il viaggio non è stato semplice.
CONTINUA....
Giuila Pedron