Politics | Caso Unterberger

“Questa è l’eredità di Berlusconi”

Finire alla gogna per aver osato disturbare il processo politico e mediatico di "santificazione" di Berlusconi: Brigitte Foppa condanna gli attacchi a Julia Unterberger.
Brigitte Foppa
Foto: Verdi

“Non volevo scrivere su Berlusconi. È morto e lo volevo lasciare essere morto in pace. Ma il dibattito su di lui non si placa e in Alto Adige assume dei connotati grotteschi. C'è chi minaccia, pur di avere qualche riga su qualche giornale, di lasciare la maggioranza per punire la SVP che aveva disertato il funerale di Berlusconi preferendovi il Dreierlandtag del Tirolo, Südtirol, Trentino - salvo poi riaccappararsi altre due righe sul giornale per il rientro nella maggioranza
Ma ancora mi sembrava che tutto questo non meritasse la mia presa di posizione. Nulla di notevole, anche se un po' bizzarro. Ma poi sono arrivate le assurde polemiche mosse alla nostra consigliera comunale meranese Marlene Messner che ha scelto di lasciare l'aula al minuto di silenzio per Berlusconi. Un gesto che di fronte alle critiche assume valenza di coraggio civile".


 

Lo scrive sul suo profilo Facebook la consigliera provinciale dei Verdi Brigitte Foppa che prende le difese della senatrice SVP, Julia Unterberger, attaccata dalla destra e dal suo stesso partito per aver "osato" disturbare il processo di santificazione politica e mediatica di Silvio Berlusconi durante la commemorazione in aula, ricordando in un intervento alcuni degli aspetti più controversi che hanno caratterizzato la vita personale e politica del fondatore di Forza Italia deceduto lo scorso 12 giugno.

 

“Che ora la senatrice Unterberger venga richiamata all'ordine dal suo partito, per aver detto di Berlusconi quello che di Berlusconi si aveva da dire, rasenta davvero l'incredibile - sottolinea Foppa -. Dorfmann e Achammer prendono le distanze, Kompatscher ricorda che anche con Berlusconi si è ottenuto qualcosa sull’autonomia: se questa è la stazza morale di chi governa la nostra provincia, c’è da spaventarsi. Ci ricordiamo chi era Berlusconi? L’uomo che ha istituzionalizzato in Europa il populismo di governo. Che ha usato il suo potere politico per rafforzare la sua azienda e viceversa. Che ha fatto del paternalismo misogino una strategia di successo. Che ha messo in ridicolo l’Italia davanti al mondo. Che ha sbeffeggiato e umiliato le donne più serie del mondo. Che ha fatto dell’evasione delle tasse un fatto di tutti (e di tutti i giorni). Berlusconi era tutto questo e molto altro. Ha fatto degenerare la politica, l’ha resa spettacolo. Brutto spettacolo”.

 

Per Foppa, di fronte a tutto questo, la decisione di ricordare Berlusconi per quello che era davvero e di non rendergli omaggio sono importanti gesti di realtà: “Che siano donne a muovere questi gesti, mi sembra significativo. Berlusconi ha operato sempre sul lato del patriarcato più becero, e sono state le donne a sentirlo per prime: che quello che veniva descritto come modernità mediatica e politica, in realtà era un ritorno radicale nel passato. Non a caso tra le molte frasi spettacolarmente vergognose di Berlusconi, personalmente quella che odio di più è quando diceva che la donna è il regalo più bello che Dio ha dato agli uomini. Questa – conclude Foppa – è l’eredità di Berlusconi alla società italiana. Ce n’è da dire, ce n’è da non alzarsi in piedi”.​​​​​​​