Mille auto elettriche entro il 2020
Secondo i dati della Fondazione Caracciolo-Centro studi ACI il 67% del parco auto del Trentino Alto Adige rientra tra le classi euro 4 e euro 6 a minori emissioni inquinanti, seconda regione in Italia dopo la Val d'Aosta (71%). «Nella classe euro 6 siamo al primo posto a livello nazionale con il 4,79%», osserva l'assessore competente per la mobilità Florian Mussner. Le classi euro 4 euro 5 raggiungono entrambe il 31% del parco macchine.
Riguardo all'alimentazione, i dati in regione parlano di un 42% di vetture a benzina, 54% a gasolio (aprimo posto in Italia) e una costante crescita del settore elettrico-ibrido. «La conversione ai veicoli alimentati con energia alternativa è un processo lungo, legato anche alla tecnologia e al prezzo dei veicoli, ma l'ente pubblico intende favorire e velocizzare questo sviluppo con misure concrete», sottolinea Mussner. In primo piano l'assessore colloca l'incentivazione della mobilità elettrica, della bicicletta e dell'intermodalità, «vale a dire la messa in rete delle diverse forme di circolazione a completamento del servizio di trasporto pubblico locale e di iniziative come la tecnologia a idrogeno».
In collaborazione con Bls ed i fornitori locali di energia si punta a realizzare entro il 2018 almeno 30 stazioni di rifornimento rapido per veicoli elettrici. Un ulteriore obiettivo prevede la circolazione entro il 2020 di almeno mille auto elettriche in Alto Adige in aggiunta all'ampliamento della flotta del car-sharing.
L'analisi del Centro studi ACI segnala per il Trentino Alto Adige una quota di 71,8 auto ogni 100 abitanti (inferiore solo alla Val d'Aosta), dettata anche dalla particolare situazione orografica e dalla realtà dei piccoli centri di montagna. Per cercare di ridurre l'uso del mezzo privato la Provincia prosegue nel potenziamento del servizio di trasporto pubblico: «Un sistema efficiente e prezzi convenienti possono garantire una valida alternativa alla macchina privata. A queste misure si aggiungono tra l'altro la modernizzazione della rete ferroviaria, l'acquisto di autobus a idrogeno, le corsie preferenziali per i bus nei centri urbani, un'offerta capillare di corse e le tariffe contenute», ricorda l'assessore Mussner.