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Tre mandati dei sindaci, c'è chi insiste

Presentata in Consiglio regionale una mozione per mantenere il terzo mandato nei grandi centri (ed eliminare il limite nei piccoli Comuni). Ma si teme la Consulta.
Sindaco
Foto: Anci
  • Una mozione in Consiglio regionale per consentire il terzo mandato ai sindaci dei grandi centri. E non solo. “Consentire ai sindaci di proseguire il loro lavoro oltre i due mandati, specialmente nei piccoli comuni, potrebbe essere decisivo per garantire una leadership stabile e competente in grado di portare avanti progetti a lungo termine e formare nuove generazioni di amministratori”, scrive il consigliere regionale trentino di Campobase Roberto Stanchina, che intende impegnare la Giunta regionale “a togliere — in tempo utile per le prossime elezioni comunali con apposita proposta di legge — il limite dei mandati per i sindaci eletti nei comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti e di confermare il limite dei tre mandati per tutti i Comuni sopra i 5mila abitanti”.

    La questione nasce dalla legge nazionale che ha cambiato il limite dei mandati per i primi cittadini — massimo due nei comuni sopra i 15mila, tre dai 5mila ai 15mila e nessun vincolo sotto i 5mila — mentre in Trentino-Alto Adige la legge regionale prevede un limite di tre mandati in tutti i Comuni, a prescindere dagli abitanti.

  • L'incontro informale

    Intanto, secondo il T Quotidiano, a margine della “Giornata del Tirolo” domenica scorsa al Forum Alpbach i governatori del Trentino e del l’Alto Adige Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher nonché i rappresentanti dei sindaci delle due province hanno cercato una mediazione tra chi vuole mantenere i tre mandati e chi punta a modificare la legge regionale adattandola a quella nazionale, però col rischio di ricorsi alla Consulta.

    Per il Presidente della Regione Kompatscher non ci sarebbe alcuna pregiudiziale sui tre mandati, sebbene l’interesse maggiore dei sindaci del Sudtirolo (e soprattutto della SVP) sarebbe la modifica della normativa per i Comuni al di sotto dei 5mila abitanti, recependo la legge nazionale che toglie ogni limite di mandato e mantenendo i tre mandati sopra i 15mila abitanti. Ma si vorrebbe evitare una legge regionale “perché se la Corte costituzionale impugna, blocca tutto”, avrebbe fatto notare il Landeshauptmann, ed è meglio aspettare la riforma dello Statuto. A meno che i parlamentari eletti a Roma non presentino un emendamento ad hoc che consenta una deroga al Trentino-Alto Adige per legiferare sull'assenza di limite di mandato nei Comuni sotto i 5mila abitanti e tre mandati oltre i 15mila soglia. Il tempo, però, stringe.