Society | L'iniziativa

Come si combatte l’alcolismo giovanile

Nicolas Monese (demos|brixen) propone il bar analcolico per contrastare il diffuso consumo di alcol fra gli adolescenti. “Progetto ambizioso ma potenzialmente efficace”.

A scadenza regolare la questione dell’abuso di alcol fra i giovani torna ad occupare le cronache dei giornali, anche e soprattutto in Alto Adige dove il fenomeno, come noto, è diffuso. Alcuni dati forniti dalla Provincia in risposta a una interrogazione di Südtiroler Freiheit: nel 2014 120 sono i minori (61 ragazzi e 59 ragazze), fra cui un bambino di 10 anni, che in un anno sono stati ricoverati in coma etilico, nel 2015 sono stati 83 (45 ragazzi e 38 ragazze). Da osservare anche la fotografia della fascia di età compresa fra i 18 e i 25 anni: nel 2014 i ricoveri per coma etilico ammontavano a 179, nel 2015 sono calati a quota 109. Bolzano è la città con il maggior numero di ricoveri (41), seguono Brunico (26), Merano (23) e Bressanone (19).

Proprio dalla città vescovile arriva un’iniziativa per contrastare il fenomeno dell’alcolismo fra i giovani: un bar “analcolico”, sulla falsa riga del White bar di Bolzano, dove, per definizione, non vengano serviti alcolici. La proposta è di Nicolas Monese, consigliere comunale di demos brixen|bressanone, che ha presentato una mozione in merito. “Gli ormai continui episodi di vandalismo notturno in alcune zone di Bressanone - afferma Monese - sono solo una delle tante conseguenze. Minore sicurezza e benessere dei cittadini però risultano poca cosa se posti a confronto con i ben più gravi danni alla salute di tantissimi ragazzini, che, nonostante la legge vigente, riescono comunque a entrare in possesso di alcolici e abusarne”. Nel documento si chiede alla giunta comunale di agevolare l’iniziativa privata nell’insediamento di un nuovo locale con le suddette caratteristiche e di: mantenere prezzi contenuti e accessibili; offrire varie forme di intrattenimento all’interno del bar; privilegiare l’affidamento della gestione del locale ai giovani, verosimilmente più adatti a gestire una proposta di tal genere e individuare una location che favorisca la fruizione del bar al pubblico a cui è rivolto. Fondamentale, dice il firmatario, il coinvolgimento del Consiglio giovani in tutte le fasi di una eventuale realizzazione dell’iniziativa.

Misure proibizionistiche, secondo Monese, “otterrebbero scarsi risultati, magari opposti, dovuti al fascino della trasgressione e della ribellione. È necessario quindi concentrarsi sulla prevenzione offrendo magari un’alternativa valida, una fonte di svago diversa per tutti quelli che considerano l’ebbrezza unico modo di divertirsi”. “Si tratta di un progetto ambizioso - ammette il consigliere comunale di  demos brixen|bressanone - ma che potrebbe segnare una svolta nella lotta contro l’alcolismo giovanile”. E ancora: “Un progetto che, se portato avanti con criterio e con successo, potrebbe diventare un punto di riferimento per i giovani della nostra città, ma anche un’ulteriore risorsa turistica, un piccolo passo verso un diverso modo di approcciarsi ad un grande problema irrisolto”.