Culture | Salto Afternoon

Hamburg, Hamburg

La città anseatica con HafenCity ha avviato il maggiore intervento di trasformazione urbana del continente, dopo ritardi e polemiche, sta per inaugurare Elbphilharmonie.
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Foto: Salto.bz

Un cristallo sfaccettato si erge su un basamento di mattoni rossi: i mattoni della Speicherstadt, i vecchi depositi del porto storico. Il progetto del duo Herzog & de Meuron prevede un’avveniristica scala mobile, un nastro che trasporta i visitatori al piano della piazza – plaza - rialzata con ristoranti ed esercizi commerciali. Il cristallo ospita appartamenti di lusso, un albergo di prima categoria e tre sale da concerto. L’acustica, a detta dei progettisti tra le migliori al mondo, è stata curata da Yasuhisa Toyota. Elbphilharmonie per anni è stata sinonimo di opera incompiuta, potremmo dire di cattedrale nel deserto. I costi del progetto sono lievitati costantemente aumentando le spese a carico dei contribuenti e avviando una serie di polemiche sulla legittimità di un edificio bello ma eccessivamente costoso. Gli architetti, nonostante tutto, sono riusciti a costruire un elemento figurativo, un elemento primario all’interno della città che cambierà per sempre l’aspetto del vecchio porto di Amburgo.

Dietro la mole di Elbphilharmonie si espande il quartiere di nuova edificazione HafenCity. L’avvento dei container ha cambiato in modo sostanziale l’architettura portuale, oggi un moderno porto prevede grandi piazzali in cui vengono depositati i container, con un sistema di carri-gru automatizzati la logistica sta evolvendo verso un modello semiautomatico di gestione delle merci. Di conseguenza molte delle storiche aree portuali del mondo sono soggette a interventi di trasformazione urbanistica, i magazzini, docks o Speicher ospitano nuove funzioni. HafenCity rappresenta il tentativo di portare nuovi abitanti in un’area un tempo marginale della città.

Le maggiori critiche riguardanti il progetto di trasformazione della vecchia Speicherstadt riguardano la politica dei prezzi e di conseguenza la destinazione delle abitazioni per abitanti appartenenti alla fascia di reddito medio alta. L’architettura elegante è tuttavia percepita come fredda, incapace di generare urbanità A questa critica contribuisce la configurazione degli spazi aperti che prevede grandi spiazzi al posto di piccole corti o di una viabilità interna più minuta.

Un progetto di trasformazione di impronta opposta e maggiormente attento al genius loci è quello previsto per lo Spielbudenplatz a St. Pauli - storico quartiere a luci rosse, luogo di discoteche in prossimità della Reeperbahn. Lo studio di architettura viennese Feld72 ha vinto rispettivamente il primo premio per il lotto 2 e il secondo premio per la costruzione di un albergo. Il lavoro è stato sviluppato all’insegna del motto Learning from St.Pauli, colta citazione del classico di architettura Learning from Las Vegas di R.Venturi. L’attenzione nella riprogettazione del lotto 2 è stata posta nella scelta dei materiali, mattoni di diverse tonalità che riprendono l’architettura esistente. Inoltre il progetto tiene conto dell’importanza della scena musicale del quartiere, vista la presenza dello storico locale Molotow. Questo tipo di intervento, più minuto e puntuale, a differenza di maxi progetti come HafenCity, riesce a integrare vecchio e nuovo perché dettato da un approccio che ha l’intento di ricucire lembi urbani e di intervenire con edifici di nuova costruzione inseriti puntualmente nel tessuto urbano.

Architettonicamente Amburgo ha molto altro da offrire, vale una visita per tutti gli appassionati di architettura e non. Da un punto di vista critico il costosissimo edificio di Elbphilharmonie, nonostante sia sinonimo di inefficienze e sprechi, in funzione delle soluzioni estetiche e tecnologiche adottate rappresenta una pietra miliare dell’architettura di questo decennio. HafenCity, glamour e alla page, rischia di diventare una vetrina di architettura contemporanea priva di un cuore pulsante, mentre interventi, quali quello di Spielbudenplatz, incarnano lo spirito di trasformazione smart che sta per un approccio intelligente e opposto alla bieca speculazione fondiaria, un approccio che speriamo di vedere sempre più spesso nelle nostre città.